Asd Celenza, lo sport al servizio della comunità

Dispersa tra il subappenino dauno, Mottamontecorvino e San Marco la Catola da lei son sorrette, più vicina a Campobasso che a Foggia di cui ne è provincia, così molisana per la parte climatica e pugliese dal lato territoriale, Celenza Valfortore sembra sia sorta per donar pace a chi vuole allontanarsi dallo stile di vita frenetico contemporaneo. Si contano all’incirca 1.000 anime, a dispetto di ciò che si potrebbe logicamente asserire, la gioventù celenzana non è del tutto assente e il senso di comunità è riportato nello sport. L’asd Celenza Valfortore milita nella Seconda Categoria molisama, Girone B ed è presieduta dal sig. Gianni Iamele, coadiuvato dai dirigenti Giovanni Toma (tesoriere), Francesco Abiuso (vicepresidente), Domenico Troiano e Donato Angelicola.

Mattia Fornito, difensore di Celenza, si rivolge ai microfoni in maniera del tutto affabile e sorprendentemente professionale, essendo la sua prima intervista: “La nostra realtà è davvero piccola ma non va intesa come una limitazione. Appena esci da casa, ritrovi la gente con cui sei cresciuto e non è per nulla scontato in altri contesti. Noi viviamo per lo sport, poiché è ciò che ci unisce, è un’occasione per dimostrare alla provincia che Celenza c’è ed è pronta al progresso, in ogni momento. Apprezzo l’appoggio costante di mio padre, è sempre sugli spalti a fare il tifo per tutti, non solo per me. Anche mia madre mi segue, però un po’ meno (ride, ndr). La società è sempre presente, risponde alle nostre esigenze e noi li ricompensiamo con il lavoro. Purtroppo ci sono stati momenti spiacevoli, poiché all’inizio qualcuno fece un passo indietro e non è mancato uno squilibrio, seppur minimo, però il campionato continua e gli obiettivi non cambiano. Un sogno? La Promozione, dobbiamo tornarci per poterla vivere da vicino, Celenza lo merita…”.

Poco sicuro e più timido, così appare il giovanissimo attaccante Giovanni Cicchetti e commenta: “Ho sempre saputo dividere gli impegni scolastici da quelli sportivi, uso questo espediente per poter affrontare la vita e dimenticare tutto ciò che va male. Spero di dar sempre il mio contributo per il gruppo, di ciò vorrei esserne più sicuro (sorride, ndr). Ringrazio mio zio per essermi sempre accanto quando mio padre non può, in generale non manca il calore della gente ed anche in trasferta non mancano gli assidui dieci che ci seguono spesso. La squadra è rinata grazie agli sforzi societari, dieci anni fa ci fu l’ultima gara dei gialloverdi ed ero molto piccolo, giocarci ora non è irrilevante per me, anzi, ne vado fiero. Pietro Mezzanotte è il mio compagno di merende, gli voglio un sacco di bene e gli auguro il meglio”.

Presidente Gianni Iamele: “Tralasciando gli sforzi economici, in questi contesti è davvero difficile gestire le risorse, manca l’utenza per poter organizzarsi, poiché gli impegni lavorativi sono incombenti. I ragazzi sono fantastici, sono io ad essere in debito con loro, danno un’idea di Celenza differente, piena di vita e di collettività. A parte quella birra di qui e di lì (ride, ndr), questa realtà ha l’obiettivo di allontanare i giovani dai bar o dalla strada, lo sport è salute fisica e mentale. Celenza ha ricevuto un finanziamento per poter apportare migliorie al campo, aspetteremo l’avvio dei lavori, il Comune partecipa maggiormente ai bisogni sociali, integrando così lo sport nelle attività ordinarie cittadine”.

A prescindere dalle categorie, dalle tradizioni di esse e dall’immaginario collettivo che si aggira su di esse, è premura della sottoscritta ricordare di astenersi al tabagismo e al consumo di alcol (ndr).

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