L’olandese, inseguito a lungo dalla Juve per trascinare la squadra e portare finalmente gol dai centrocampisti, sembra un pesce fuor d’acqua. Dal ruolo al peso delle aspettative: i motivi delle sue difficoltΓ
Il brutto anatroccolo. O, se preferite, un pesce fuor d’acqua. Una metafora zoologica vale l’altra per definire il Teun Koopmeiners dei primi 5 mesi di Juve rispetto a quello che aveva trascinato l’Atalanta nelle tre stagioni precedenti. Il cigno di Bergamo a Torino si Γ¨ trasformato in un pulcino bagnato: timido, impacciato, mai determinante. Tutto il contrario di quello che si aspettavano i tifosi bianconeri, ma anche Giuntoli e Motta, che l’avevano rispettivamente acquistato e fortemente voluto per cambiare volto al centrocampo della Juve. E che si ritrovano invece oggi con un calciatore che, nell’ultima uscita a Como, ha messo insieme la miseria di 14 passaggi riusciti in un’ora di gioco. In media, meno uno ogni 4…