Il club turco vuole un contributo per rinunciare al prestito del francese. Si continua a trattare per Comuzzo della Fiorentina: distanza di 5 milioni
Mamma, li turchi: che quando s’industriano, sanno bene cosa inventarsi prima che si chiuda un affare, come riuscire a tenerlo vivo, come spargere intorno a sé un velo di mistero. Allan Saint-Maximin ha persino preparato le valigie, poi si è messo sulle rive del Bosforo ed ha cominciato ad aspettare un segnale, preferibilmente una fumata azzurra: lui e il Napoli si sono detti tutto ciò che avrebbero dovuto sussurrarsi e l’Al-Ahli non ha opposto alcuna resistenza al prestito; però al Fenerbahce, che per un semestre hanno affrontato il peso dell’ingaggio, s’aspettano un cadeau, un carineria, insomma un po’ di soldi e passerà ancora un po’ (vai a capire se minuti, ore o una giornata!) prima che dall’aeroporto di Istanbul il francese di origine guadalupensi possa decollare.
si fa
—L’ottimismo della volontà è pure lo spot 3.0 d’un Napoli che dopo aver vagato per mezza Europa, e aver atteso invano Garnacho, Adeyemi e qualche altro esterno offensivo, non ha alcuna intenzione di rinunciare a Saint-Maximin (27), uomo di allunghi, di strappi, di scosse, d’emergenza anche viste le difficoltà riscontrate in giro: Manna, il diesse, si è speso, ci ha provato, e poi ha optato per una scelta alternativa, conservare il tesoretto — i 75 di Kvaratskhelia, i probabili 75 di Osimhen, ciò che arriverà da una Champions League che pare aritmeticamente blindata — per l’estate, destinata a fuochi pirotecnici come quella del 2024. Al mercato, mica solo in campo, sono i dettagli a fare la differenza: i quattro milioni che il Napoli verserà tra il riconoscimento dovuto all’Al-Ahli e l’ingaggio del calciatore dovrebbero essere sufficienti per chiuderla in fretta; ma il problema, da affrontare a stretto giro, sta nella opposizione del Fenerbahce, che non ha smesso di avere ambizioni economiche. Il carteggio è pronto, la deroga (mercato arabo chiuso alla mezzanotte di venerdì) è garantita dai precedenti, però il trasferimento – prestito oneroso – si concretizza attraverso altri passaggi obbligati: il Fenerbahce deve rinunciare al prestito, «riconsegnare» il giocatore all’Al-Ahli, che a quel punto lo girerà al Napoli. In teoria, è fatta; ma in pratica, conviene starsene prudentemente in attesa che non ci scappi la sorpresa.
la viola
—Ma Comuzzo dov’è? Si direbbe in quella terra di mezzo rappresentata dai cinque milioni di differenza tra “l’offertona” di De Laurentiis (5 milioni subito, 25 a giugno, altri cinque in bonus abbordabili che fanno 35) e la “richiestona” di Commisso, che sotto ai 40 non vuole scendere: e allora, bisognerà attendere ancora, capire se proprio sul suono della sirena la Fiorentina si renderà conto di rinunciare praticamente ad una specie di caveau pieno di danaro o se Adl si lancerà oltre il ragionevole dubbio, che in casi del genere è giustificato. Se sarà possibile, dunque un appuntamento a metà strada o se invece, arrivederci e grazie o arrivederci e basta o lasciamoci così senza rancore, uno tendendosi Comuzzo e l’altro lasciando che quel danaro valga come budget per un altro mercato simile a quello precedente.
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