Milan-Inter, De Vrij, il rinnovo è cosa fatta

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Nelle ultime due stagioni l’olandese raramente era stato protagonista. Ma dopo l’infortunio di Acerbi si è caricato la difesa sulle spalle. E il rinnovo è cosa fatta

Giornalista

Il dopo partita di De Vrij è diverso dagli altri. Ieri sera è tornato a casa con la voglia di godersi un po’ di pace e ha sistemato lo sgabello. Quando non ferma le punte si siede davanti al pianoforte e inizia a muovere le dita. Un’iniezione di relax dopo serate di adrenalina. Nell’ultima, è successo un po’ di tutto: tre pali, tre gol annullati, un intervento dubbio su Thuram e un gol all’ultimo secondo, quando ha riacciuffato il Milan sfruttando l’assist di petto di Zalewski. “Se non puoi vincere l’importante è non perdere”. Questa la frase di apertura nel dopo partita: “Meritavamo di più, inutile negarlo”.

leadership

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Negli ultimi due mesi la vita di De Vrij ha cambiato esposizione. È passato dall’ombra di un rinnovo incerto ad avere tra le mani una Mont Blanc, e alla luce del sole: l’olandese continuerà a vestire la maglia nerazzurra anche l’anno prossimo. L’Inter eserciterà l’opzione per il rinnovo legandolo alle colonne di San Siro. Da quando Acerbi ha dato forfait si è caricato la difesa sulle spalle e l’ha traghettata in acque sicure. I numeri dicono due gol in 27 partite in tutte le competizioni. Contro il Milan ha giganteggiato in difesa: due tiri bloccati, quattro duelli vinti, sei duelli arei su nove conquistati e 94 passaggi completati su 98 tentativi. Ne ha sbagliati solamente quattro (96%). L’ennesima prova da leader di una squadra che lo tiene per mano. Basta vedere l’esultanza dopo il gol. Sono andati tutti da lui, su tutti Bisseck, il compagno di reparto che lo chiama Iniesta: “Lo fa perché a volte gli faccio delle finte inaspettate”. Ogni tanto si vedono anche in campo.

stakanovista

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Quando c’è il derby De Vrij riesce sempre a far parlare di sé, nel bene o nel male. Nel 2022, più o meno in questo periodo – era il 5 febbraio – entrò nella fotografia preferita dei milanisti. Giroud ruotò il corpo sul sinistro, eluse la marcatura dell’olandese e punse Samir Handanovic con il mancino. “Si è girato Giroud” diventerà il tormentone del Milan tricolore. Tre anni dopo De Vrij si è ripreso il palco con gli interessi. È stato due anni dietro le quinte e poi è tornato a mostrare la miglior versione di sé stesso. Stefan è uno stakanovista doc. Rivede le sue partite con lo staff e anche da solo, quando torna a casa. Gli serve per capire dove sbaglia. Quest’anno, in tal senso, ha lavorato meno: di errori ne ha commessi pochi.

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