Coppa Italia Primavera, la finale Milan-Cagliari all’Arena

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I rossoneri battono il Lecce in semifinale. La finale contro i sardi si dovrebbe giocare nello storico stadio milanese che ospitò la prima partita dell’Italia nel 1910: il Consiglio di Lega ha già deliberato

Giornalista

La finale di Coppa Italia Primavera si giocherà all’Arena di Milano ed è subito amarcord, nostalgia, sensazione di essere fuori dal tempo. L’Arena è lo stadio in cui la nazionale italiana giocò la prima partita della sua storia, contro la Francia, nel 1910. L’Arena è l’impianto sportivo in attività più antico del mondo, è stato progettato nel 1805 e inaugurato nel 1807, clamorosamente con una battaglia navale. Massì, presero l’acqua, trasformarono lo stadio in un lago e portarono le navi. Che collegamento ha tutto questo con il 2025? Come è possibile che si giochi ancora lì?

il consiglio decide

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E’ possibile perché il Consiglio di Lega lunedì, su proposta dell’ufficio competizioni, ha deciso che l’Arena sarà la sede della finale di Coppa Italia Primavera del 9 aprile: manca solo l’ufficializzazione. In campo il Cagliari, che ha battuto la Juve 2-0 (gol di Vinciguerra e Bolzan), e il Milan, che all’ora di pranzo ha eliminato il Lecce: 1-0 con gol di Scotti, esterno d’attacco da nazionali giovanili che in questa stagione è stato convertito ad attaccante centrale. “C’è soddisfazione perché i ragazzi meritano di giocare una finale e dare un senso ai tanti sacrifici di questi mesi – ha detto Federico Guidi, allenatore del Milan -. Anche oggi avevamo tanti giovanissimi in campo, c’erano 9-10 anni di differenza con il Lecce ma questa è la filosofia del Milan”. In tutto questo, una storia nella storia. Vittorio Magni, terzino del Milan del 2006, è sceso in campo alla fine di due giorni unici. Ieri ha sostenuto le prove Invalsi, ha preso un treno per arrivare a Pineto – 550 chilometri – ed è andato in panchina con Milan Futuro. È tornato e oggi ha giocato con la Primavera. Un esame, due partite e mille chilometri in 30 ore.

lo sport all’arena

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L’Arena attende, con l’esperienza di chi ha visto non tutto, ma di tutto. E’ stata realizzata come impianto da 30.000 spettatori per ospitare parate militari, corse dei cavalli e sì, battaglie navali. Ha visto corse di bighe, esibizioni circensi, sfilate di elefanti, addirittura competizioni su ghiaccio. Ha ospitato quasi ogni sport: esibizioni ginniche, gare di canottaggio, ovviamente ciclismo: il 13 maggio 1909 sull’anello dell’Arena Civica si concluse il primo Giro d’Italia con il trionfo di Luigi Ganna. Poi chiaramente tanto calcio. Qui la nazionale italiana nel 1910 giocò la sua prima partita, il 15 maggio 1910: 6-2 alla Francia. Qui sono stati stabiliti 12 record del mondo nell’atletica. I più famosi? Il primato mondiale del disco di Consolini nel 1948, gli 800 di Fiasconaro nel 1973, i 400 ostacoli di Edwin Moses nel 1980.

berlusconi e l’inter femminile

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L’Ambrosiana Inter giocò all’Arena fino alla fine degli anni Quaranta ma l’epoca moderna dello stadio è segnata dall’arrivo in elicottero di Silvio Berlusconi nel 1986, per il grande evento di inaugurazione della sua presidenza. Dagli altoparlanti, a tutto volume, la Cavalcata delle Valchirie. Il grande calcio era a San Siro da decenni e l’Arena, timida ma sempre elegante, in questi decenni si è ritagliata un ruolo di nicchia. Ha ospitato le partite del Brera – sì, anche quando lo allenava Walter Zenga – ed è stata intitolata a Gianni Brera. In questa stagione è il campo di casa dell’Inter femminile. Quel giorno, il 9 aprile, l’Inter sarà a Monaco di Baviera per l’andata dei quarti di Champions e il Milan tristemente ad allenarsi e progettare la nuova stagione. Il centro dello sport milanese, come una volta, sarà l’Arena.

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