Liberal Rocchetta, gioventù di collina

Rocchetta non è altissima ma è sempre all’altezza, Candela le sta vicino, Melfi (PZ) dista qualche chilometro in più, Lacedonia (AV) sembra somigliarle, possiede un castello medioevale incantevole e Sant’Antonio veglia su di essa. Il borgo possiede anche una squadra calcistica, Liberal Rocchetta, nata ad ottobre del 2023 ed attuale militante del campionato di Terza Categoria campana, Girone C d’Avellino. Il presidente Gabriele Mastromatteo, aiutato dagli altri dirigenti (direttore sportivo Gerardo Corbosiero, Michele La Salvia Umberto Conso Francesco Blonna Donato Circiello Michele Blonna) e dal mister Antonio Magaldi, regge l’intrattenimento sportivo locale ed il giovane team fa divertire i propri compaesani, giocando all’insegna dell’unione. Alcuni dei tesserati hanno rilasciato piacevoli interviste. 

Presidente Gabriele Mastromatteo: “Lo sport è diventato quasi un hobby per ricchi, anche la Terza Categoria ha bisogno di uno sforzo monetario non indifferente. Però ci sono dei lati positivi” aggiunge Mastromatteo “I ragazzi apprezzano i sacrifici, sono uniti e c’è anche chi finanzia questo progetto, ad esempio Fabrizio Musumeci che attualmente vive a Roma ma sostiene in maniera pratica questo piccolo ma grande movimento. I dirigenti mi affiancano in maniera assidua, alcuni maggiormente poiché gli impegni non sono contrastanti, però nel match day cerchiamo di esserci tutti. Il rapporto fra i tesserati è fortissimo e ciò permette di essere amici anche, se non soprattutto, fuori dal campo”.

Mister Antonio Magaldi: “Ho giocato pochi anni a causa di alcuni infortuni, però io non ho mai lasciato il calcio. Alcuni dei tesserati sono ragazzi forestieri, mi fanno spesso i complimenti per come gestisco la situazione ad personam, poiché ognuno di noi è diverso”. dice il mister “Per questo il ruolo del mister è più complicato, soprattutto se ci si interfaccia con la nuova generazione che noto essere più arrendevoli e ciò mi rincresce. Appena approdato, avevo delle titubanze poiché porto rispetto al mister antecedente, però dopo aver accettato l’incarico ho dovuto far i conti con i rapporti confidenziali e mi ha fatto un po’ strano, poi mi sono abituato. Un dirigente mi disse, dopo alcune gare, che sono stato scelto poiché <si vede che ci metto il cuore in ogni cosa che faccia>. Sono onoratissimo e ringrazio chiunque abbia permesso tutto ciò”.

Christian Santoro, attaccante: “Mi fa piacere essere il capocannoniere, quest’anno ho segnato 27 gol, però ci tengo a precisare che il lavoro collettivo ha contribuito tantissimo. Sono cresciuto calcisticamente a Candela, sono tornato a Rocchetta per dare una mano ”, spiega il giovane calciatore, “I nostri compaesani sanno che durante le sfide abbiamo bisogno del loro sostegno diretto, noi cercheremo di vincere il campionato per portare in alto i nostri colori, sarebbe bellissimo. Rocchetta ha il suo blasone locale, per questo è importante che si sappia e che ci sia il massimo coinvolgimento. Il nostro punto di forza? Indubbiamente, il gruppo. La nostra unione è un tratto distintivo anche se potrebbe sembrare ripetitivo. Mi sono posto l’obiettivo <quota 40>, nel caso lo raggiungessi prometto di offrire una cena a tutta la squadra (sorride). In particolare ringrazio il mister Magaldi ed il presidente, ovviamente un pensiero va a tutto lo staff”. 

Francesco Di Letizia, attaccante: “L’anagrafica generale è dalla nostra parte ed io lo ritengo un punto di forza. Sono anche uno studente e non è sempre facile congiungere gli allenamenti con lo studio, tra l’altro gli istituti sono addirittura fuori regione, si può dire che è la scuola ad intralciare lo sport (ride)”. Santoro aggiunge: “Ho svolto le giovanili a Candela e quando sono tornato qui ero uno dei più giovani in Prima Categoria, c’è anche mio cugino Rocco e le nostre famiglie ci seguono entrambi. Ci prendiamo sempre in giro ma ci vogliamo un mondo di bene. Questo è il secondo anno d’iscrizione, il mio augurio è che la nostra realtà possa continuare a crescere”.

Feliciano Santoro, capitano e centrocampista: “Sono il più grande, ciò non mi crea difficoltà, anzi mi piace avere questa responsabilità”. Il capitano dichiara anche: “mi immedesimo nei ragazzi più timidi, anch’io lo ero ma poi ho capito che un po’ di grinta in più non guasta mai ed è ciò che spiego ai più piccoli. A prescindere dal borgo in cui abito, mi emoziona vedere che il calcio permane in questi posti un po’ dimenticati da tutti m. Io sono rimasto qui e penso di essere uno dei pochi, poiché per motivi formativi e lavorativi molti dei miei amici hanno lasciato Rocchetta, io spero di potermi godere ancora per molto il bello che c’è, soprattutto se io contribuisco a crearlo”. 

Tanti auguri Liberal!.

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