Difende come un centrale top, imposta col mancino come un centrocampista, Gasperini lo lanciò tra i grandi, Guardiola si innamorò di lui, a Monaco ha fatto una partita degna del Kaiser
Era già tutto chiaro fin dall’inizio. Alessandro Bastoni fu chiamato ad allenarsi stabilmente in prima squadra nella stagione 2016-17, prima del ciclo d’oro dell’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Era appena diventato maggiorenne. Capitammo a Zingonia in quei giorni, quando tutti avevano occhi per Mattia Caldara, difensore centrale messo in rampa di lancio dal Gasp e subito appetito dai big club. Gli parlammo e Mattia, con l’umiltà dei grandi, spostò l’attenzione sul quasi sconosciuto Bastoni: “Ha 5 anni meno di me, ma è molto più forte. Vedrete…”. Chiedemmo a Gasperini che spiegò: “Un difensore con i piedi di un centrocampista. Ragazzi che lanciano come lui ne ho visti pochi”.