Uno dei capi dell’organizzazione in chat con il centrocampista della Fiorentina lo invita a portargli clienti. Tonali: “Pagavo 150mila euro al mese”
A tenere le fila del giro di scommesse online c’era il “professore”. Tommaso De Giacomo si faceva chiamare come Sergio Marquina, uno dei protagonisti della Casa di Carta. Nelle deposizioni di Sandro Tonali, Nicolò Fagioli, Alessandro Florenzi e Nicolò Zaniolo il suo nome spunta di continuo: “Tommy è calvo, abbastanza alto e con un po’ di barba”. Questa la descrizione fatta dal fantasista della Fiorentina, che una mattina chiese a Fagioli come fare per iscriversi. “Io volevo giocare a poker e a black jack. Essendo in Nazionale insieme a Fagioli, gli ho chiesto come potessi farlo anche io”.
così fagioli
—Fagioli e Tonali sono indagati anche perché “davano pubblicità ai giochi e alle scommesse illegali” tra i loro amici e conoscenti, molti dei quali calciatori. Per questo motivo ricevevano dei bonus economici sui propri conti di gioco o una decurtazione del debito. Secondo gli inquirenti le deposizioni di Tonali sarebbero state più sincere rispetto a quelle del centrocampista della Viola. Fagioli è stato ascoltato dai p.m. di Torino in due date, il 23 giugno 2023 e il 16 febbraio 2024. “Ho effettuato delle scommesse su siti irregolari. Scommettevo sulle partite di calcio, sul casinò e sul tennis. Ho iniziato perché vedevo che lo facevano gli altri, non mi sono mai posto il problema per fossero siti regolari o meno. Prima di essere indagato scommettevo praticamente tutti i giorni”. Fagioli ha ammesso di aver coinvolto altri calciatori: “Ho indicato il sito illegale su cui effettuare scommesse online, su roulette o poker, a Zaniolo. Non ho guadagnato nulla e lui non ha utilizzato il mio account. Gli organizzatori dei siti mi avevano proposto di riconoscermi un qualche vantaggio se avessi portato altri scommettitori, ma non volevo assolutamente guadagnare soldi sugli amici”. Gli inquirenti invece gli contestano quest’ultimo punto. De Giacomo, in una chat con Fagioli, parlava così a proposito del coinvolgimento di Zaniolo: “Bravo, catturalo, lavora per me -gli scriveva -. Stagli vicino che se lo catturo bene, bene bene come cliente, chiaramente poi faccio il regalo a te”. E Fagioli: “Devi caricarmi perché ti porto clienti”. E allora De Giacomo: “Ti carico 5k a te in omaggio, per pagarti il biglietto di stasera, visto che mi ha portato un cliente”. Infine su McKennie, suo ex compagno alla Juventus: “Ma il buon Weston… perché non me lo fai prendere agli altri giochi? Sei lì che dormi…”. L’ultimo appunto è sul metodo di pagamento: “Ho acquistato gioielli e orologi presso la gioielleria Elysium – ha raccontato Fagioli -. Ho comprato 15 o 20 orologi che ho ritirato, ne ho ancora tre o quattro, gli altri li ho venduti e con il ricavato ho effettuato le scommesse”. Ma su questo punto i pm sospettano che ci sia stato solo un passaggio di denaro senza l’acquisto effettivo di orologi.
così tonali
—Tonali è stato ascoltato il 17 ottobre 2023. “Non mi sono mai venduto delle partite, non ho mai scommesso su eventi particolari che potessero accadere nel corso della partita, ma scommettevo solo l’eventuale vincita di una delle due squadre. Ho cominciato a giocare quando avevo circa 17 anni ed ero nella prima squadra del Brescia”. E ancora: “Scommettevo sul Milan, con esito vincente a favore del Milan. Ho scommesso anche su partite di serie minori così come su partite di campionato estero, ma mai che sapessi che fossero combinate. Scommettevo sia sul casinò online sia su ogni altro tipo di sport. Ho scommesso anche sulle partite della mia squadra e in alcuni casi in partite nelle quali stavo giocando”. Il nickname di Tonali era “paolino2023”: “All’inizio non superavo 20.000 euro a settimana, poi il pagamento era diventato mensile e si aggirava sui 150.000. Sono arrivato ad avere un debito verso di loro di 500.000 euro, che ho saldato (…). L’interesse era quello di farmi continuare a giocare”.
infine zaniolo
—Zaniolo è stato ascoltato il 27 ottobre 2023. “Ho giocato a black jack e a poker e ho sempre perso, non ho mai giocato sul calcio”. L’ex Roma ha raccontato della sua preoccupazione nell’avere a che fare con De Giacomo: “Non ho mai ricevuto minacce esplicite da Tommy. Una volta ho risposto che avevo già prelevato quanto a mia disposizione e lui si è alterato. Allora ho preso tempo, ero preoccupato. Sapevo perfettamente che avevo giocato su piattaforme illecite e che dietro potevano esserci persone pericolose”.
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