REAL VIVO, REAL-MENTE UNITA

Vico del Gargano è un punto cardine della storia garganica e le sue origini sono antichissime. Nata su una roccia calcarea, il suo colore spicca quando il solo batte forte. Vieste, Rodi e Peschici sembrano sue sorelle. Possiede una breve costa ed è un fiore all’occhiello per i residenti, la foresta Umbra le fa quasi da perimetro. Costellata di chiesette e San Valentino è il suo patrono, “amor vincit omnia” potrebbe essere il suo motto. Oltre all’amore, i cittadini vorrebbero che anche il Real Vico vincesse sempre ed è così che la Terza Categoria pugliese girone A si tinge di biancoverde. Il gruppo si presenta effettivamente unito e la sintonia, anche caratteriale, è incredibile. Lo stadio Michele Gurgliacco è stato reso agibile a settembre dopo alcuni mesi impiegati per apportare migliorie e l’evento in questione ha suscitato l’interesse collettivo. Sia mister Francesco di Milo che alcuni ragazzi hanno rilasciato alcune dichiarazioni.

Mister Francesco di Milo: “Una buona parte della squadra l’ho allevata in prima persona, per me è come riprendere ciò che ho lasciato. C’è un ragazzo in particolare che ricorda me da giovane, mi riferisco al centrocampista centrale Colafrancesco” spiega il mister “però ero maggiormente aperto da un punto di vista caratteriale, per questo sono stato capitano per tanti anni. Non lo dico con presunzione, però dal mio ingresso alcune cose sono cambiate, anche perché a Vico sono abbastanza conosciuto. All’interno dello staff ci sono diverse figure e questo va tenuto in considerazione dal momento che prendiamo seriamente questa categoria per quanto possa essere di nicchia, la città sta apprezzando. Non alleno da molto la prima squadra, anch’io sto imparando e vedendo i ragazzi ricordo quando ero dall’altra parte. Il mio augurio è che la passione non venga mai meno e che la piazza cresca ancora”.

Luca Buo, terzino (2001): “Il nostro team è prevalentemente giovane, abbiamo una delle rose più <fresche> del girone. Sono stato allievo del mister di Milo e sono contento sia tornato qui. Il calcio rischiava di sparire a Vico, siamo contenti di essere tornati e di avere il campo ristrutturato” aggiunge timidamente il giovane vichese “non dimenticherò i momenti passati a giocare per strada con i centrocampisti Michele delli Muti e Giuseppe Colafrancesco, ogni tanto ne parliamo e ridiamo, mi farebbe piacere vedere i bimbi attualmente residenti divertirsi come si faceva un tempo, possono comunque godersi il campo appena inaugurato. Il mio ruolo mi permette di esprimere appieno le mie qualità difensive sulla destra, ovvero la mia fascia preferita. Ringrazio Gino, il nostro capoultras ed anche mio padre, sempre sugli spalti a sostenere tutto il gruppo, non solo me“.

Michele delli Muti, centrocampista (2002): “Vedo la gente felice, gioisce con noi per i risultati raggiunti sia in campo che fuori. Allenarsi ad Ischitella non è stato facile, per quanto possa essere una località limitrofa, anche i ragazzi del posto dovevano usufruirne com’è giusto che sia e quindi era pur sempre un ripiego, ora siamo tornati a casa ed è un’altra atmosfera” dice delli Muti “tra l’altro, giocare in casa a tutti gli effetti, sprona i nostri compaesani a seguirci assiduamente. Il mister è comparabile ad un nostro compagno di squadra, comprendiamo sempre le sue decisioni e ci incita a migliorare. Non si può cambiare completamente la mentalità della gente, noi puntiamo ai play off e così avranno un motivo in più per essere orgogliosa di noi. In ringraziamento va alla società, al preparatore Domenico Ventrella, a Lazzaro Candelori, al mister <Frà>, a Ludovico Angelicchio, al presidente Francesco Colafrancesco, tutti dirigenti ed anche all’amministrazione comunale per averci dato manforte”.

Giuseppe Colafrancesco, centrocampista centrale (2001): “Sono il figlio del presidente, ma non voglio si pensi che ci siano differenze in campo, al Gurgliacco lui è il mio presidente, non papà. Sono molto orgoglioso di mio fratello Pasquale, è più piccolo e vorrei mi ascoltasse di più (sorride).“ spiega il giovane verace. “Da concittadino sono estremamente fiero dei passi in avanti che Vico sta facendo verso lo sport. Io capitano? Per ora sono vice, però potrebbe pur sempre capitare che del Conte si infortuni (ride). Ho un carattere forte, ho un forte ascendente positivo sui compagni ed insieme faremo grandi progressi. Per quest’anno, ricordo con affetto il gol segnato al derby più atteso del Gargano, Real Vico-Carpino, ho contribuito ad una grande vittoria. I bimbi ci riconoscono per strada e ci chiedono qualcosa sulle gare, ci fa sentire un po’ ammirati come i calciatori di serie A. Ringrazio il mister di Milo per spronarmi sempre di più, soprattutto ultimante. Io segno, però è come se l’assist fosse il suo”. Per dover di cronaca va precisato che il giovane centrocampista, dopo il gol e gli annessi festeggiamenti, ha subìto una lesione alla clavicola di media importanza che l’ha costretto ad abbandonare il campo a 20 minuti dall’inizio,  necessitando medicazioni ospedaliere. Lo spirito competitivo non manca, la compattezza altrettanto, l’ilarità è onnipresente e il pizzico di pazzia non gusta mai, buona fortuna Vico!.

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