Due gol in venti minuti per la Dea. Reazione dei rossoblù nella ripresa, ma il portiere blinda il risultato
L’Atalanta riparte dopo 3 ko consecutivi e batte 2-0 il Bologna grazie ai gol di Retegui e Pasalic. Gasperini si presenta con Pasalic e Lookman dietro Retegui nel 3-4-2-1; il resto è tutto come previsto con Bellanova a destra e Zappacosta sul lato opposto; in panchina si rivedono Kossounou e Toloi. Italiano opta per Dallinga centravanti (Castro in panchina), Fabbian a legare centrocampo e attacco e Pobega davanti alla difesa nel 4-2-3-1 nel quale Ravaglia sostituisce in porta l’infortunato Skorupski. Tutto esaurito ancora una volta al Gewiss con le due curve che caricano la Dea reduce da tre ko di fila in campionato: “La maglia sudata sempre” recita lo striscione della Nord, “Per 300 volte un esempio per tutti, grazie Marten” risponde la Sud dedicando il messaggio a De Roon arrivato alla tripla cifra tonda in A con la maglia bergamasca (301esima contro il Bologna). Dopo 3’ si rivede l’onda nerazzurra: Pasalic traccia una verticale per Bellanova a destra – Miranda viene circumnavigato troppo facilmente –, arriva sul fondo e crossa basso e arretrato per Retegui che tra Lucumì e Beukema segna l’1-0 in perfetto stile bomber. Per Mateo è il 23° centro in campionato. Al 21’ l’Atalanta raddoppia con una dimostrazione di forza mostruosa di Retegui. Lancio di Bellanova per Mateo che viene contrastato da Lucumì, l’italoargentino cade – forse era fallo –, ma si rialza e si invola resistendo al ritorno del difensore del Bologna, crossa cadendo e pesca Pasalic tutto solo al centro dell’area che di piatto segna il 2-0. Gol tutto di Retegui per la forza e la volontà che ci ha messo. Al 29’ la Dea potrebbe triplicare: altra incertezza di Lucumì che regala palla a Retegui il quale scarica dall’interno dell’area per Ederson che calcia alto da buonissima posizione. Il Bologna si manifesta dalle parti dell’area bergamasca al 35’. Punizione-schema di Freuler che pesca Ndoye al limite, destro di prima deviato miracolosamente da Carnesecchi sul palo, poi Hien a due metri dalla linea di porta anticipa Dallinga. Prima della fine del tempo brutte notizie per la Dea: in un intervento per chiudere Orsolini, si fa male Kolasinac al ginocchio sinistro (trauma distorsivo). Gasperini non può attendere l’intervallo e usa subito il cambio per inserire Toloi nei 4’ di recupero.
niente rimonta
—Dopo il (quasi) monologo atalantino del primo tempo, Italiano ne cambi tre immediatamente: dentro Casale, Cambiaghi e Dominguez per Lucumì, Orsolini e Fabbian. Dopo 4’ primo squillo emiliano con il sinistro di Dominguez che Carnesecchi respinge. L’argentino al 13’ ci riprova, questa volta di destro, ma non riesce comunque a sorprendere il portiere atalantino. Gli viene meglio a Miranda al 14’ con un sinistro che spiove: Carnesecchi respinge. Al 22’ un rimpallo favorisce Casale, ma il colpo di spalla finisce alto di poco. Al 25’ Italiano toglie De Silvestri ed entra Holm. Pochi minuti ed esce anche Casale che ha provato a restare in campo dopo un problema alla spalla sinistra ma deve lasciare: dentro Erlic al 33’. Triplo cambio in casa atalantina al 35’: fuori Bellanova, Retegui e Lookman per Cuadrado, Maldini e Brescianini. Sostituzioni con il rischio di un altro errore come contro la Lazio: è stato Gasperini in prima persona fisicamente a fermare l’uscita di Zappacosta che era stato indicato erroneamente al posto di Bellanova. Al 38’ un destro dell’ex Freuler sorvola la traversa. Al 40’ entra Ruggeri per Zappacosta. Finisce così 2-0 per l’Atalanta che si riappropria del terzo posto in classifica dopo tre ko consecutivi con una prova sostanziosa e convincente. Il Bologna si ritrova quinta a -2 dalla Juventus (in attesa del derby di Roma) e per la seconda gara di fila non vince.
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