Le strategie del tecnico nerazzurro tra Champions e scudetto. Aspettando il derby di ritorno di Coppa Italia del 23 aprile
E va bene il turnover, il comandamento numero di questa stagione interista. Ma con il Bayern gioca l’Inter migliore, quella titolare, quella che guardi la rosa e 999 persone su 1000 scelgono quella formazione. E con il Bologna, domenica, non sarà giusto aspettarsi troppi stravolgimenti. Presto per dirlo, le certezze non possono esistere per Inzaghi perché i contrattempi a questo punto della stagione, con giocatori ovviamente usurati dopo 48 partite, sono una variabile da tenere in considerazione. Ma nelle idee del tecnico ci sono poche rotazioni tra l’attacco alla semifinale di Champions e quello allo scudetto.
Lautaro fresco
—Perché il momento è decisivo. Perché la sfida a Kompany è senza appello e perché Bologna è l’ostacolo più grande che ancora resta per il bis tricolore. Perché – ancora – il calendario del doppio impegno è “perfetto”, considerato che lascia quattro giorni tra il Cagliari e il Bayern e altrettanti tra il Bayern e il Bologna. E anche perché l’avvicinamento di Inzaghi a questa settimana è stato perfetto, sul piano della gestione: il tecnico ha ruotato gli uomini in modo che nessuno arrivasse al doppio incrocio con il pieno dei minutaggi, considerando le sfide giocate al rientro dalla sosta, dall’Udinese al Cagliari. Da Lautaro indietro fino a Sommer, da Darmian fin lassù a Thuram: sono otto gli uomini che Inzaghi dovrebbe/potrebbe chiamare al doppio impegno. Lautaro su tutti, che fisicamente è tra i più vivaci. Il Toro ha sfruttato… l’infortunio di Bergamo. Non è un paradosso, ma è quanto avvenuto: staff tecnico e staff medico hanno concordato un recupero controllato, evitando rischi che avrebbero portato l’argentino – ad esempio – ad essere disponibile per il derby di Coppa Italia. E invece meglio aspettare una partita in più per poi partire lanciati. Monaco prima e il Cagliari poi sono la conferma di un attaccante che anche quest’anno ha toccato le 20 reti stagionali. E che in Champions è l’ancora cui si appoggia Inzaghi. Lui più degli altri.
scelte
—Tra Bayern e Bologna le rotazioni sono immaginabili in difesa – Acerbi ritrova Kane, ma a Pasqua De Vrij è favorito – e anche in fascia: Dimarco ha tranquillizzato tutti via social dopo il Cagliari, ma Inzaghi ama ruotare gli esterni e Carlos Augusto si è dimostrato una riserva all’altezza. Dagli altri difficilmente il tecnico derogherà. E magari altri ragionamenti saranno fatti più avanti, ad esempio per il derby di ritorno di Coppa Italia. A centrocampo Barella-Calhanoglu-Mkhitaryan faranno gli straordinari, anche perché Zielinski è ancora fuori gioco: il polacco punta la Roma come data di rientro. In Coppa ci sarà ancora Martinez in porta: Sommer non si tocca, in questa settimana. Vale per lui, vale per Darmian, che ha riposato (quasi integralmente) con il Cagliari. Vestito che calza alla perfezione per Thuram: il francese è stato rimproverato da Inzaghi per un ingresso un po’ così sabato, ma resta ovviamente imprescindibile e nel doppio incrocio Champions-scudetto sarà protagonista. Del resto, che questa fosse una settimana cruciale per la stagione Inzaghi l’aveva ben chiaro appena superato l’stacolo Feyenoord. Mercoledì col Bayern l’Inter eguaglierà il numero di partite giocate in tutta la scorsa stagione: 49. Ma ora i nerazzurri sono entrati in una dimensione diversa: le partite, più che fatiche, sono vitamine.
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