Nel capoluogo campano, il giocatore del Bologna autore del gol che ha fermato l’Inter è diventato il nuovo principe azzurro
Santo subito, più o meno: e non succede, ma se succede, altro che la pastiera di grano o il casatiello. L’eroe per casa – per ogni casa di Napoli e zone non necessariamente limitrofe in cui il calcio abbia diritto di residenza – è Riccardo Orsolini, affettuosamente “Orso”, il dominatore dei meme che da domenica sera è diventato uno di loro, un principe azzurro per diritto divino, con la mezza rovesciata che ha inondato le chat grondanti di urla disumane. Orsolini Riccardo, professione mago, l’uomo che al 93′ del Dall’Ara ha trasformato l’acqua in vino, perché a un certo punto l’ubriacatura è stata collettiva e reale, mica semplicemente social, e per il momento gli è stata già garantita l’iscrizione nel Napoli club Bologna da Maurizio Criscitelli, il presidente: “Ero allo stadio a vedere la partita e al suo gol ho esultato al suo gol quasi quanto la rete di McTominay a Monza. Se il Napoli vince lo scudetto, facciamo Orsolini socio onorario e gli consegneremo la tessera”.
sui social
—E magari anche le uova di Pasqua, quelle con il logo Napoli che Orsolini – inconsapevolmente, ovvio – “pubblicizza” sui social come se fosse un testimonial d’un club che pare lo cerchi per l’anno prossimo o anche no, vai a capire adesso dove cominci la finzione e dove la realtà. Però l’Orso è ovunque, in ogni luogo, un idolo a prescindere, l’uomo dei sogni a cui ieri un pasticciere da Cava de’ Tirreni ha inviato un barattolo di babà mignon, “incellophanato” nella foto del gol all’Inter. Dolci sono le notti di Napoli (e dell’Orso).