L’infortunio di Thuram ha aperto una voragine nel reparto offensivo nerazzurro: Correa e Taremi mai all’altezza, Arnautovic l’unica flebile luce
Dietro la ThuLa c’è un buco nero largo sei volte San Siro. Inghiotte chiunque non si chiami Lautaro o Thuram. Gli ultimi due a rimanere invischiati lì intorno sono stati Correa e Taremi. Il primo nel ko di Bologna, il secondo nel derby perso 3-0 contro il Milan, dove tra l’altro non ha mai calciato in porta. Tutt’altro che una novità per la punta iraniana.
VUOTO
—L’infortunio di Thuram ha calato la mannaia sull’attacco nerazzurro. La speranza di Inzaghi è portarlo in panchina con la Roma e recuperarlo al 100% in vista dell’assalto al Barcellona del 30 aprile, in semifinale di Champions. Anche perché i suoi due sostituiti sono stati spazzati via dalla pressione. Di Correa si è già parlato molto: l’argentino, sceso in campo dal 1’ al Dall’Ara dopo due mesi di spezzoni, è stato sostituito dopo un’ora di buio, mentre Taremi ha incassato per l’ennesima volta i fischi di San Siro. L’iraniano ha avuto un paio di buone chance in contropiede, soprattutto nel primo tempo, ma in entrambe le occasioni ha cincischiato sul pallone senza riuscire a servire Lautaro o Mkhitaryan. Ha chiuso l’ennesima partita senza tiri in porta e con soli 10 palloni toccati. Jovic ne ha smistati 32 con due gol. Cinismo al potere.
TAREMI
—L’ultimo gol di Taremi risale al 26 gennaio contro il Lecce. Una delle due reti stagionali segnate su rigore dopo quella con la Stella Rossa. L’unico guizzo su azione ha data e luogo: 6 gennaio 2025, Riad, Milan-Inter 3-2, finale di Supercoppa. Eroe nerazzurro fino a dieci minuti dalla fine, poi la rimonta e l’oblio. Ci si chiede dove sia finito l’uomo da 91 reti in quattro anni a Oporto. Quest’anno ha collezionato 1508 minuti in 36 partite stagionali. Dopo un buon inizio, soprattutto in Champions, si è arenato col tempo. Colpa di un infortunio con cui combatte da diversi mesi: “Vorrei curarlo per poter aiutare i nerazzurri”, disse dopo aver saltato la sfida contro gli Emirati Arabi con la nazionale. Fin qui non ci è ancora riuscito.
E ARNA?
—La speranza arriva dall’Austria. Marko Arnautovic è l’unico jolly offensivo di Inzaghi. In campionato ha segnato quattro gol nelle ultime quattro sfide in cui è partito dall’inizio: Fiorentina, Monza, Udinese e Cagliari. Meglio da titolare che da riserva. Contro la Roma potrebbe avere una chance da titolare. Dietro la ThuLa, almeno fin qui, l’unica luce resta lui.
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