Atalanta-Lecce 1-1: nella partita della “vergogna”, la società giallorossa trasmette un messaggio importante sul valore della vita e del rispetto

di Danilo Sandalo

Nella 34° giornata di campionato a Bergamo, come tutti sappiamo, si è disputata la gara tra Atalanta e Lecce, una partita dal clima surreale in cui sono stati calpestati i valori della vita, della fratellanza e del rispetto dinanzi a un episodio così doloroso come l’ improvvisa scomparsa del fisioterapista giallorosso Graziano Fiorita, avvenuta la notte del 24 aprile a causa di un infarto fulminante nel ritiro di Coccaglio(Brescia), dove la squadra si trovava per preparare al meglio la gara contro i bergamaschi che inizialmente si sarebbe dovuta disputare venerdì 25 aprile.
Per tale motivo la società giallorossa aveva chiesto il rinvio della gara, ma la Lega ha concesso tale posticipo solo di 48 ore con la salma del giovane fisioterapista leccese ancora lontana da casa e con il dolore forte e vivo in tutta la famiglia giallorossa.
Una decisione assurda a cui il Lecce ha saputo sopperire presentandosi ugualmente a Bergamo, nel rispetto delle regole e della dignità umana, nonostante lo sconforto generale di tutta la ciurma salentina.

Oggi non ci va di commentare ulteriormente la gara, perchè quello a cui si è assistito ieri è una delle pagine più nere e tristi della storia di questo sport che va via via perdendo valori ogni giorno sempre più, ma forse è solo lo specchio della società in cui viviamo.
Per fortuna ci sono le eccezioni, fatte di uomini con un alto senso etico e morale, che dimostrano che nonostante tutto si possa sempre rimanere fedeli ai valori umani non perdendo la dignità calpestandoli, a discapito degli interessi prettamente personali.
Il Lecce ieri, nella figura del Presidente Saverio Sticchi Damiani, dei dirigenti, dei giocatori e di tutti i componenti del popolo giallorosso, ha dimostrato di tenerci veramente e di crederci in questi valori mettendo dinanzi a tutto il rispetto per la vita e dei suoi valori, ma soprattutto è riuscita a trasmettere un messaggio forte a tutto il mondo del calcio e alle future generazioni di quanto sia importante tenere alti questi aspetti affinchè ci sia sempre rispetto reciproco e che soprattutto nessuna partita di calcio e nessun interesse potrà mai sostituire l’ importanza ed il valore che hanno la vita e l’ amicizia.
Nel grigiore di questi tempi bui, fatti da soggetti dall’ animo di plastica ieri il segnale dato dalla società giallorossa potrebbe essere comparato a un seme che nel tempo ci auguriamo possa dare i suoi frutti per tornare a vivere il calcio e la vita per quello che sono, con passione, rispetto e umanità, riportando il calcio a una dimensione più popolare perchè al di là di ogni rivalità va ricordato che “dinanzi alla morte siamo tutti uguali”.

Per la cronaca la gara è terminata con il punteggio di 1-1 con i gol messi a segno entrambi su calcio di rigore al 29′ del primo tempo da Karlsson e da Retegui al 69′ della ripresa.
Ma questo oggi passa in secondo piano.

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