L’allenatore azzurro ha presentato la sfida di sabato: “A Lecce non sarà la partita dell’anno. Emergenza? Troviamo sempre la quadra”
“Restiamo uniti, non ci affossiamo e non facciamoci male da soli”. Antonio Conte sale sul pulpito, a Castel Volturno, alla vigilia della sfida col Lecce, per richiamare il Napoli alla massima compattezza. L’allenatore non vuole che la squadra distolga l’attenzione dalla partita, pensando alla possibilità di vincere il campionato. “Il senso di responsabilità l’abbiamo sempre avuto, l’obiettivo è regalare emozioni ai tifosi. Siamo in Champions con largo anticipo e sapete quanto conti economicamente per le società di calcio. L’altro scopo era quello di dare fastidio e lo abbiamo centrato, ora bisogna capire il terzo obiettivo: che tipo di fastidio vogliamo dare, se importante o un fastidio che ha solo tenuto in bilico il campionato. Due settimane fa eravamo tre punti sotto, questo ci deve servire a mantenere calma e umiltà, non dobbiamo mai perderle perché stiamo partecipando a qualcosa di insperato. Mancano quattro partite e ho vissuto esperienze in cui si perdono o si vincono gli scudetti all’ultima giornata. C’è una sola squadra che vince, ma la squadra ha lavorato bene, senza fare voli pindarici. L’importante è la sostanza. Non abbiamo fatto niente finora. Giocarsi lo scudetto deve essere un orgoglio, in due anni siamo tornati a competere. Non conta se durante il percorso sei primo, conta come tagli il traguardo finale”.
origini
—Conte è nato a Lecce e ai giallorossi ha legato la prima parte della sua carriera. “Non è la partita più importante dell’anno, mancano quattro giornate per tutti. Quindi per noi come per loro non può essere la più delicata, ma è sicuramente importante per i rispettivi obiettivi. Per me è ovviamente è una gara speciale, sono diventato uomo a Lecce e quindi ho un sentimento che niente e nessuno potrà mai cambiare. Anche se vivo a Torino, ho ancora i genitori e casa a Lecce, nell’anno sabbatico sono stato a lungo lì”. A nessuno è sfuggita la splendida prestazione dell’Inter in casa del Barcellona, nemmeno al tecnico del Napoli. “Bisogna farle i complimenti, sta rappresentando l’Italia e deve darci lustro e gioia. La Serie A è di livello importante e noi stiamo dando filo da torcere a una squadra come i nerazzurri. È sicuramente straordinario”.
super scott
—Parole d’elogio – e non potrebbe essere altrimenti – per McTominay, che ha deciso l’ultima gara col Torino con una doppietta. “Oggi è un giocatore nettamente più forte rispetto a quando è arrivato da Manchester, penso che lui stesso si senta più completo e con maggiori conoscenze. Sta raggiungendo una fase importante della sua carriera, a Manchester non aveva un ruolo così centrale, qui a Napoli gliel’abbiamo dato ed è cresciuto tanto. Il miglioramento di Scott è merito del gruppo, è anche per questo che abbiamo 74 punti”. Conte ha quindi voluto evidenziare le difficoltà incontrate con gli infortuni e come la rosa abbia risposto in maniera soddisfacente. “Nonostante le emergenze abbiamo sempre trovato la formula giusta, col Monza siamo partiti in un modo e finito in un altro. Non c’è una versione infallibile, poi so benissimo che tutto dipende dal risultato: se si vince allora la scelta è stata giusta, ma non è corretto ragionare così. Cerchiamo di fare necessità virtù, schierando i calciatori migliori per continuare su questa strada. Abbiamo trovato degli accorgimenti ma l’idea, il gioco e l’applicazione sono rimasti gli stessi altrimenti non vedremmo questi numeri e non saremmo la miglior difesa in Europa se non ci fossero studio e lavoro”.
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