Il passaggio al 3-4-3 e una finale di Coppa Italia da protagonista potrebbero rimodulare un destino che pareva già scritto: l’offerta al ribasso del club rossonero, il possibile interesse del Real e un rinnovo che resta complicato
Tra le cose che ama di meno fare, c’è sicuramente quella degli interventi pubblici: le interviste, che siano quelle organizzate con tutti i crismi o quelle volanti a fine partita, proprio non gli piacciono. A Milanello raccontano che bisogna iniziare a “lavorarselo” per tempo, e portarlo davanti ai media equivale più o meno a trascinarlo. Un peccato, perché quando Theo Hernandez decide di parlare, di solito ha parecchie cose da dire e non si nasconde dietro la noia della retorica. A gennaio, per esempio, aveva parlato così di Leao: “Il più sbadato per me è Rafa. Lui è un po’ così, arriva all’allenamento addormentato. Noi lo svegliamo…”. A febbraio dell’anno scorso invece rifletteva così: “Se vedo un terzino migliore di me? In campo non mi sento inferiore a nessuno”, mentre ad aprile del 2023 spiegava quanto gli piacerebbe “vincere il Pallone d’oro”. Chiacchiere distillate più o meno una volta l’anno, perché per il resto Theo si affida ai social. Più facile, più comodo. Ora come ora, per esempio, sarebbe decisamente interessante sapere che cosa gli passa per la testa.