Il ko col Bologna impone nuove riflessioni su un ruolo chiave. Piace D’Amico dell’Atalanta, ma i Percassi non lo liberano. Ci sono anche Tare e Sartori
Dan Ndoye può aver influito sull’organigramma del Milan per il 2025-26? Sì, perché le percentuali sull’arrivo di un direttore sportivo per la prossima stagione sono in aumento. In questo momento l’arrivo di un direttore sportivo al Milan è possibile. Non è certo, questo no, ma possibile sicuramente. La gestione attuale, con Giorgio Furlani e Geoffrey Moncada impegnati in prima persona sul mercato, ha portato risultati non soddisfacenti: il secondo posto dello scorso anno e l’ottavo di questa stagione, l’eliminazione ai quarti in Europa League e il playoff di Champions perso contro il Feyenoord. In società lo sanno e stanno valutando un cambiamento anche in queste ore, dopo i ragionamenti e i colloqui degli scorsi mesi.
I TEMPI: FINE CAMPIONATO
—Quando deciderà il Milan sul direttore sportivo? A fine stagione. Non aspettatevi risposte nei prossimi due o tre giorni. Non c’è ancora una decisione ma i giorni per lavorare saranno questi. Il Milan tornerà all’Olimpico per giocare contro la Roma in campionato, poi chiuderà in casa contro il Monza, intanto prenderà le sue decisioni. Quando la Serie A finirà, sarà quasi giugno e, a quel punto, solo a quel punto, ci saranno annunci sul direttore sportivo.
D’AMICO SOTTO I RIFLETTORI
—Tony D’Amico, in questo momento, è al centro dell’attenzione. Al Milan piace più di tutti gli altri candidati. Luca Percassi, amministratore delegato dell’Atalanta, però a fine aprile ha parlato chiaro: “D’Amico resterà con noi. Noi siamo contenti di lui, lui è contento di noi, e avrà una grande responsabilità anche l’anno prossimo. Siamo concentrati su questo finale di stagione e andiamo avanti”. Chiarissimo. La porta insomma ora è chiusa e il Milan, per prenderlo, deve chiamare l’Atalanta e convincerla che un futuro senza D’Amico è possibile. Per le logiche del calcio, dovrebbe essere Furlani a muoversi in prima persona, da amministratore delegato a amministratore delegato. Accadrà? Vedremo. Per ora D’Amico resta il direttore sportivo dell’Atalanta.
TARE E GLI ALTRI
—Meno semplice capire chi siano i candidati alternativi. Il Milan ha incontrato Igli Tare in tutti i modi possibili. Tare ha visto Cardinale e Ibrahimovic a Londra, più tardi ha incontrato anche Giorgio Furlani. Era il 15 aprile, è passato esattamente un mese e non c’è stato un seguito particolare. Un contatto sì, un nuovo incontro decisivo no. Altri nomi? Giovanni Sartori al momento è pronto a continuare con il Bologna. I candidati stranieri valutati dal Milan – Thiago Scuro, Markus Krösche, Kim Falkenberg – non hanno mai avuto reali chance. E allora, tutto è ancora aperto. Sono possibili sorprese? Certo, con il Milan sono sempre possibili sorprese.
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