Ha preso il club nel 2014 e quando è arrivato disse: “Datemi 10 anni e vi porterò in Europa”. Ora, oltre a quella, ha regalato alla città un trofeo che mancava da oltre mezzo secolo e ringrazia i bolognesi così
“Ha vinto Bologna”. Joey Saputo ha scritto una lettera alla città, quella città che lo ha fatto “cittadino onorario” e che lui ha scelto nel 2014 cercando di crescere, evolvere, salire, creare credibilità e rispetto. E possibilmente di vincere, ciò che è successo in una notte che ha riportato il mondo indietro di 51 anni per la terza vittoria in Coppa Italia della storia del club. La sua lettera alla città non toglie ovviamente nulla dei meriti alla squadra ma vuole fissare il momento dei momenti di un presidente che ha semplicemente mantenuto la promessa fatta. “Quando arrivai – ha raccontato anche di recente – dissi “Datemi dieci anni e vi porterò in Europa”. E dopo 10 anni è successo. Ci voleva tempo”. Questa è la storia.
Grazie, bolognesi
—Ed ecco il testo per Bologna. “Mercoledì sera all’Olimpico ha vinto Bologna – scrive Joey Saputo -. Sul campo i nostri ragazzi, guidati da Vincenzo Italiano, sono stati fantastici e hanno meritato la vittoria. Ma i trentamila che hanno colorato lo stadio hanno fornito una spinta fondamentale, con una coreografia commovente e una partecipazione straordinaria per tutta la partita. Per questo voglio ringraziare uno ad uno tutti i bolognesi che hanno affrontato la trasferta di Roma e anche i tanti che hanno affollato le piazze e i locali di Bologna per tifare da lontano. Questa Coppa è la vostra Coppa, e questa storia bellissima che abbiamo scritto ha per protagonisti tutti i bolognesi. Perché We Are One non è solo uno slogan, è la strada che ci ha portato alla vittoria. Grazie di cuore”.
Fatturato
—I dati sono fatti: incremento del 65-70% nei fatturati rispetto agli scorsi anni, gli introiti in Champions (oltre 30 milioni di euro) e le cessioni eccellenti (Zirkzee e Calafiori) hanno portato per la prima volta lo scollinamento dei 200 milioni. La vittoria della Coppa Italia aiuta ancora di più perché comunque il marchio-Bologna è cresciuto e si è espanso, poi l’Europa che verrà (l’Europa League è assicurata), magari quella Champions per la quale il Bologna non vuole assolutamente mollare nulla. Insomma, crescita: perché da quell’arrivo con promozione in Serie A l’ascesa è stata lenta ma inesorabile, fatta anche di tredicesimi e dodicesimi posti fino alla svolta riconosciuta da tutti, ovvero la salvezza 2018-19 targata Sinisa Mihajlovic, l’uomo che ha lasciato un’impronta umana su un gruppo di lavoro – lo zoccolo duro dentro e fuori dal campo – che ha saputo portare avanti ambizione e principi. La storia di Saputo è un crescendo del quale non si può fare a meno di puntellare i momenti-chiave: la promozione, appunto, lo sfioramento dell’Europa al primo anno di Motta con l’iperspazio raggiunto nel 2024 (quinto posto e Champions) per poi volare fino alla terza Coppa Italia con Italiano al comando.
Dall’Ara
—Saputo è anche nel tessuto della città, da quando è arrivato. Insignito della Cittadinanza onoraria il 10 settembre 2024 e adesso la sua prossima sfida è il restyling del Dall’Ara. “I bolognesi – aveva detto alla tv canadese poco tempo fa – ci lasciano lavorare in pace e se ci lasciano lavorare facciamo vedere che noi siamo lì per loro. Per me una cosa molto importante è che uno che arriva in un paese straniero deve sapere e conoscere dov’è. Non sono mai stato uno che ha criticato il calcio italiano o criticato gli arbitri o come le cose sono fatte: invece ci sono tanti stranieri che vorrebbero cambiare tutto senza voler capire la cultura del calcio italiano. Per me è importante che la società sia conosciuta e venga rispettata: abbiamo un ad che è da tanti anni nel calcio (Fenucci, ndr) e con le decisioni che prendiamo siamo rispettati. In Lega e sul terreno di gioco. Ci sono voluti anni”. A Bologna il figlio Luca lavora nello scouting del club, il più giovane (Jesse) gioca nelle giovanili: Saputo sempre più bolognese. “Il restyling del Dall’Ara? Il sindaco ci ha aperto la porta, lavoriamo assieme per lo sviluppo dei progetti e questo ti dà voglia di fare e investire. I costi iniziali erano di 100 milioni e ora siamo arrivati a 220 milioni. Vediamo se ci può essere una collaborazione con il Governo e il Comune in ottica Europei 2032”. Avanti.
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