La società bianconera, dopo averlo lanciato nel difensore nel grande calcio, ha dato via il difensore troppo presto
Dean Huijsen è un calciatore del Real Madrid: l’affare da 60 milioni è stato ufficializzato anche dal suo nuovo club, un punto d’arrivo per il ventenne che in due stagioni è passato dalla Serie C italiana a uno dei club più prestigiosi e vincenti al mondo, dopo aver vissuto la Serie A e la Premier League. La Juve lo aveva in mano, preso a zero: abile nel convincerlo a trasferirsi in Italia appena quindicenne e a tirarlo su lungo un percorso virtuoso, in cui ha bruciato le tappe. Ma dopo averlo lanciato nel grande calcio lo ha dato via troppo presto e alla fine è quella che c’ha guadagnato meno, anche se adesso si aggiunge alle casse il 10% di 42 milioni, cioè la somma netta rimanente tra il prezzo di vendita che ha definito il Bournemouth con il Real Madrid (60 milioni) e quello pagato dal club inglese alla Juve (15 milioni più 3 di bonus) per acquisire il difensore un anno fa. Alla Continassa si prende coscienza di aver concluso un’operazione che nel giro di pochi mesi si è rivelata poco premiante, pur avendo realizzato subito una plusvalenza di 13,7 milioni che è stata utile per sbloccare il mercato estivo.
IL PIANO JUVE
—Il feeling tra Huijsen e il nuovo corso della Juventus, tra dirigenti e allenatore, si è sfaldato molto presto. Non c’è mai stata una visione comune sul futuro, così la cessione a un certo punto è parsa l’unica soluzione condivisibile. Le prime scintille tra Giuntoli e il vecchio entourage del calciatore ci sono state a gennaio dell’anno scorso, quando la Juve aveva fatto tutto col Frosinone per il prestito e il ragazzo (che stava già cercando casa nella sua nuova città) ha poi bloccato il trasferimento per andare alla Roma, convinto da una telefonata di Mourinho triangolata proprio dal suo agente. Il piano proposto dalla Juve prevedeva una stagione e mezza in prestito e il rientro alla base – da potenziale titolare – a partire dall’estate 2025, ma da subito Huijsen (che ha poi cambiato il procuratore con la regia del papà, ex calciatore) ha fatto intendere di avere idee ben diverse. L’estate scorsa è stato bocciato presto anche da Thiago Motta, per niente convinto dal suo atteggiamento. Mentre Giuntoli, nel tentativo di sbloccare il mercato e di fronte alle difficoltà di trovare un’intesa col difensore anche sul rinnovo del contratto, ha dato seguito alla trattativa con il Bournemouth: il club più lesto a trovare un accordo sulla base di 15 milioni cash più 3 di bonus più il riconoscimento del 10% sul plusvalore di una rivendita.
IL RAPPORTO
—Tra Huijsen e la Juve qualcosa si era rotto già dall’anno prima, soprattutto dopo l’uscita dai quadri tecnici dell club di Matteo Tognozzi, suo primo riferimento nel trasferimento a Torino. Nonostante Max Allegri gli avesse dato l’opportunità di allenarsi stabilmente in prima squadra e di esordire in Serie A (il 22 ottobre a San Siro, contro il Milan) il ragazzo aveva concluso il 2023 con la convinzione di dover giocare molto di più rispetto a quanto gli proponesse la Juve, che fino a quel momento aveva invece considerato il contesto ideale per crescere. Il difensore olandese, in Spagna all’età di 5 anni, aveva scelto il club bianconero affinché potesse migliorare con la scuola italiana: l’area scouting bianconera ne era rimasta impressionata per come giocava al Malaga, dov’era stato inserito nel gruppo Primavera pur avendo 15 anni. In effetti anche alla Juve la scelta è stata quella: subito in Under 17 pur avendo 16 anni e nell’anno successivo in Under 19, dunque in Next Gen. Dopo il debutto in Serie C, nel gennaio 2023, è arrivato anche il rinnovo fino al 2027. In quel momento aveva rimbalzato il corteggiamento del Barcellona, mentre l’estate scorsa ha accettato il Bournemouth per approdare in Premier League e viverla da anticamera al grande salto. Alla fine la Juve viene a guadagnarci in totale 25 milioni, neanche la metà dei 60 sborsati dal Real Madrid.
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