Il ds ex Lazio ha idee chiare e già condivise con la società: serve un gruppo più italiano o comunque composto da elementi che conoscano bene la Serie A
Sa bene che lo aspetta una missione complicata, ma Igli Tare ha le idee chiare sul Milan del presente e del futuro. Lo ha capito chiaramente l’a.d. Giorgio Furlani, che con lui ha avuto un paio di incontri nella Capitale (il secondo durato cinque ore) e che da allora non ha mai interrotto i rapporti con il dirigente albanese. L’idea che i due condividono è quella di costruire un Diavolo più italiano in panchina e nello spogliatoio. Serve un gruppo più italiano o comunque composto da elementi che conoscano bene la Serie A per esperienze passate e presenti. Gente che abbia fisicità, esplosività e “fame”. Meglio se non troppo in là con gli anni.
Udogie e Ndoye
—Molto dipenderà anche dalle partenze, ma se Theo Henandez lascerà Milanello un nome da seguire per la corsia di sinistra è quello di Destiny Udogie, esterno del Tottenham e della Nazionale. Tare aveva pensato a lui già quando era alla Lazio, ma gli Spurs avevano una maggiore forza economica. Adesso l’ex Udinese tornerà a essere per Igli un obiettivo sensibile e magari il finale sarà diverso. Sull’out opposto, ma da far giocare più avanti, attenzione a Dan Ndoye, autore di una stagione super con il Bologna, al quale ha regalato la Coppa Italia proprio nella finale contro il Diavolo. Inutile dire che, se sarà Italiano a sedere in panchina, lo svizzero sarebbe un colpo assai gradito. Stesso discorso per Jens Odgaard, centrocampista d’assalto del Bologna. I tre sono accomunati dal calcio ad alta intensità che piace tanto a Tare, ma anche al tecnico di Karlsruhe.
Top player Gila
—Per la difesa, che il Diavolo dovrà rifondare visto che Tomori e Thiaw hanno le valige in mano, il giocatore preferito da Tare è Mario Gila: è stato lui a portarlo alla Lazio e se avrà la possibilità di riportarlo al Milan, certo non si farà pregare. A proposito di (ex) Lazio occhio puere a Luiz Felipe da gennaio tornato in Europa dopo l’esperienza all’Al-Ittihad: nel Marsiglia ha giocato poco e se Tare lo chiamerà… In ottica di un Diavolo più italiano da non sottovalutare neppure Pietro Comuzzo, fresco di rinnovo con la Fiorentina e nel mirino pure della Juve (dopo l’assalto invernale fallito dal Napoli), Giovanni Leoni del Parma e Diego Coppola dell’Hellas Verona. Questi ultimi tre sarebbero investimenti per il presente e per il futuro.
Centimetri Lucca
—In attacco la fisicità del centravanti dell’Udinese può essere un’idea per l’albanese che magari un po’ si rivede pure nel numero 17 bianconero per caratteristiche fisiche e tecniche. Una punta così il Milan non ce l’ha, soprattutto perché in questo momento lo scambio tra Abraham e Saelemaekers con la Roma è congelato. In avanti il Milan ha fatto seguire pure Chiesa che può essere un’occasione, un giocatore da rilanciare dopo una stagione da attore non protagonista al Liverpool: Tare di operazioni così ne ha fatte diverse in carriera. Chissà che non ne aggiunga un’altra al suo palmares.
Sogna… un Milinkovic
—È chiaro che se il dirigente albanese potesse scegliere un giocatore da portare a Milanello, quello sarebbe Sergej Milinkovic-Savic che ha scoperto alla Lazio. Strapparlo all’Al-Hilal, che lo ha pagato 40 milioni e gli corrisponde 20 milioni a stagione, al momento sembra fantacalcio. Mai dire mai, ma al momento sembra più facile che la ricerca si concentri su un centrocampista con queste caratteristiche.
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