Il grande ex diventa cittadino onorario: “Ne ho parlato con De Laurentiis, che ora sta tirando il fiato dopo lo scudetto. La mattina vado in terrazza, bevo il caffé e…”
A ffacciandosi dai banchi della Giunta della Sala dei Baroni, in un Maschio Angioino che pare essere uno stadio, mentre sta attraversando i suoi nove anni da principe azzurro e Napoli lo sta “eleggendo” cittadino onorario, Dries Mertens si sveste di quell’allegria contagiosa che l’ha reso uno di loro e deve fermarsi, perché le lacrime stanno irrompendo. “Sono arrivato come calciatore e ci vivo da uomo innamorato. Dicono che Napoli sia rumorosa, caotica e sporca ma chi si si ferma in giudizi superficiali non la conosce”. In quel “teatro” ch’è storia, cultura, senso d’appartenenza, il sindaco Manfredi ha deciso fosse giusto aggiungere un napoletano e Mertens, sotto gli occhi del papà, della moglie (“una donna che rasenta la perfezione”),…