di Danilo Sandalo
Il Lecce è vivo e lo dimostra riuscendo a pareggiare sul filo di lana una partita che avrebbe ampiamente potuto vincere ma che, ironia della sorte, ha rischiato di perdere soprattutto a causa della sfortuna visti i tre pali colpiti dai giallorossi con Morente, Coulibaly e Pierotti, ma anche per l’ errore sotto porta da parte di Antonino Gallo che, a tu per tu con Skorupski, si è fatto ipnotizzare dall’ estremo difensore polacco del Bologna.
A rimediare a tutto però ci ha pensato Francesco Camarda, l’ enfant prodige del calcio italiano, che al 94′ minuto e oltre con un colpo di testa siglava il 2-2 definitivo sugli sviluppi di un calcio d’ angolo, ridando al Lecce quella linfa vitale di cui necessitava dopo i deludenti risultati delle ultime settimane.
Il pareggio di oggi potrebbe star stretto alla squadra di Di Francesco che sul piano agonistico ha nettamente meritato andando in vantaggio al 13′ minuto con Coulibaly ma che si vede raggiunta da un calcio di rigore di Orsolini al 45′ del primo tempo, ottenuto in seguito a un ingenuo fallo di Kouassi su Dallinga.
Nella ripresa il Bologna passa con Odgaard al 71′ che batte Falcone grazie a una deviazione di Tiago Gabriel e quando tutto sembra ormai perduto ci pensa il subentrato Francesco Camarda a siglare il gol del pareggio e regalare una gioia ai tifosi e un punto d’ oro al Lecce che ora condivide l’ ultimo posto in classifica insieme a Pisa, Parma e Genoa con due punti, anche se quest’ ultime due hanno una partita in meno.
Sabato prossimo al “Tardini” di Parma il Lecce dovrà dimostrare ulteriormente di esserci e dare un segnale forte a se stesso e al campionato in uno scontro di vitale importanza contro una diretta concorrente.