Gara intensa e ricca di episodi quella tra Cosmano e Molfetta, chiusa 2–0 per i padroni di casa. I biancorossi costruiscono gioco e mostrano personalità, alzando ritmo e pressione soprattutto nella fase centrale della partita, ma non trovano la via della rete nonostante le diverse occasioni create.
L’avvio è equilibrato: su una palla persa di Camara nasce una punizione per il Cosmano che prova a guadagnare campo, ma il Molfetta risponde con decisione. Obama conclude alto una prima occasione e, poco più tardi, sfiora il vantaggio con un pallonetto che esce di pochissimo. I biancorossi insistono sui piazzati e raggiungono l’episodio chiave: calcio di rigore a favore, ma il portiere di casa intuisce e para, tenendo il risultato inchiodato sullo 0–0. La squadra non si scoraggia: De Sario chiama alla parata l’estremo difensore e Ciannamea lo impegna ancora. Nel momento migliore del Molfetta, però, il Cosmano è cinico e colpisce due volte, portandosi sul 2–0. Poco prima dell’intervallo un altro intervento determinante del portiere locale, un vero miracolo su Caputo, nega il gol che avrebbe riaperto la sfida.
Nella prosecuzione dell’incontro, il Molfetta continua a spingere con Camara che prova subito la conclusione e una serie di azioni insistite che fruttano anche calci d’angolo. Un episodio complica la serata: Caputo viene espulso e i biancorossi restano in dieci. Nonostante l’inferiorità numerica, la squadra mantiene il baricentro alto, gioca stabilmente nella metà campo avversaria e costruisce opportunità, mancando però la zampata decisiva. Il Cosmano si difende con ordine e porta a casa il risultato.
Prestazione di carattere e volume di gioco importanti, anche in dieci. È mancato il gol: lavoreremo su lucidità e concretezza negli ultimi metri, consapevoli che l’atteggiamento è quello giusto e che la nostra giovane identità (media 21,6 anni e 5 Under in campo) è una base solida su cui crescere.
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