di Danilo Sandalo
Colpaccio esterno del Lecce che a Firenze vince 1-0 contro la Fiorentina grazie a un gol di Medon Berisha e sale a quota 9 punti in classifica, occupando il 15° posto e lasciandosi alle spalle ben cinque squadre tra cui proprio i viola che rimangono penultimi in graduatoria con soli 4 punti e senza aver mai vinto in questo campionato.
Una partita caratterizzata dal grande caos che si respira in casa viola, con le dimissioni del DS Pradè arrivate il giorno prima della gara, e che si è vista anche in campo da parte degli uomini di Stefano Pioli spesso confusionari e privi di idee propositive malgrado le individualità importanti.
Dall’ altro lato però c’è stato un Lecce ordinato e a tratti propositivo che, senza strafare (anche perchè oggi sarebbe stato come sparare sulla Croce Rossa!), è riuscito a contenere la sgangherata idea di manovra viola, trovando l’ affondo decisivo con Medon Berisha al 23′ minuto del primo tempo, ben servito da Tete Morente che ha fornito un cross al bacio al fantasista albanese che a due passi da De Gea non ha potuto fare altro che insaccare.
Nella ripresa la viola ha cercato di reagire, sempre tenendo fede alla sua confusione, e al 79′ va vicinissima al pareggio con Kean ma uno strepitoso Falcone blocca sulla linea e nega il gol del pareggio.
All’ 84′ minuto l’ arbitro Rapuano viene tratto in inganno dal talento innato di Luca Ranieri (che sfoggia tutto il suo repertorio da sceneggiata napoletana) e fischia un calcio di rigore per i viola per un presunto contatto con Santiago Pierotti.
Richiamato al VAR l’ arbitro ritorna sui suoi passi e toglie il tiro dagli undici metri precedentemente assegnato, dando sfogo alle performance del capitano viola che si lascia andare a uno show tutto singolare che in altri tempi gli avrebbe garantito la partecipazione nei film di Mario Merola.
Dal rigore in poi non succede più nulla, con la Fiorentina che non preme neanche con i 7 minuti di recupero concessi dall’ arbitro (senza dubbio ancora divertito per la performance di Ranieri) e consente al Lecce di conquistare tre meritatissimi punti, ma consente anche ai propri tifosi di potersi far contestare dopo l’ ennesima prova opaca della stagione, dove i giocatori hanno dimostrato scarsa personalità, scandita da sceneggiate napoletane che lasciano il tempo che trovano.
Il Lecce dal canto suo sta dimostrando di attraversare un periodo di forma discreto dove, dalla partita contro il Bologna in poi (eccezion fatta della sconfitta casalinga contro il Napoli), ha sempre raccolto punti grazie al lavoro e al sacrificio per raggiungere gli obiettivi dimostrando che “la gloria e il vanto” le si ottengono con gli sforzi, la caparbietà e la determinazione e non sono affatto dei vessilli che ci si auto attribuisce.
