Un dato che pesa più del risultato all’intervallo. La sfida della 16ª giornata tra Foggia e Cosenza consegna agli archivi il record negativo di pubblico stagionale allo Zaccheria: appena 489 spettatori. Un numero che racconta più di molte analisi tattiche, perché dice di una città sfilacciata, distante, che fatica a riconoscersi nella squadra nel momento in cui servirebbe compattezza.
Eppure il campo, almeno nei primi 45 minuti, ha offerto un segnale opposto rispetto alle tribune vuote. Il Foggia è andato al riposo avanti 1-0, grazie alla rete di D’Amico, un gol che mancava in casa da 440 minuti: l’ultimo era arrivato il 24 settembre, firmato Oliva contro la Casertana.
Una carestia offensiva spezzata proprio nel giorno in cui il colpo d’occhio allo stadio è parso più amaro che mai. La squadra di Buscè si è trovata di fronte un ambiente rarefatto, quasi sospeso, e questa fotografia solleva inevitabilmente domande sul rapporto tra piazza e squadra, sulle attese disattese e sulla necessità di riannodare un legame che oggi appare fragile.
Resta un paradosso evidente: il Foggia ritrova il gol allo Zaccheria proprio nella serata in cui lo Zaccheria si svuota come non accadeva da tempo. Un contrasto che è già una narrazione, e forse il punto da cui ripartire.
Fonte:TuttoC.com
