Atletico Apricena – Molfetta Calcio termina 0-1 e i biancorossi conquistano tre punti dal peso enorme al termine di una partita intensa, ma interpretata con personalità. L’avvio è subito a buon ritmo: i padroni di casa provano ad alzare il baricentro e conquistano un angolo nei primi minuti, ma il Molfetta non si fa sorprendere, risponde con ordine e comincia a prendere campo. La gara è spezzettata, piena di duelli e cambi di fronte, ma ogni volta che i nostri accelerano danno l’idea di poter fare male: Fumai tenta la soluzione da fuori, Camara sfiora il vantaggio con una traversa clamorosa, Mastrolilli ci prova sulla ribattuta senza trovare lo specchio. La partita si sblocca al 23’, Fumai pesca con un lancio lungo alle spalle della difesa, Fiorentino controlla da attaccante puro e batte il portiere con freddezza. Prima dell’intervallo il Molfetta continua a spingere: Camara impegna ancora l’estremo difensore avversario e Bevilacqua va vicino al raddoppio di testa su corner. Si va al riposo avanti con convinzione.
Nella ripresa i ritmi calano leggermente e l’Apricena prova a rientrare in partita con calci piazzati e palloni messi dentro, ma la retroguardia biancorossa tiene con attenzione e compattezza. Il Molfetta, invece, ha più di una chance per chiuderla in campo aperto: in particolare Obama si ritrova due volte a tu per tu con il portiere ma non riesce a concretizzare. La gara si incattivisce, arriva l’espulsione del numero 9 dei padroni di casa e, nonostante l’inferiorità numerica, l’Apricena tenta l’assalto finale a colpi di punizioni e angoli. Però il Molfetta resiste con cuore, lucidità e orgoglio: si soffre insieme, si lotta su ogni pallone e si porta a casa una vittoria di carattere.
Il dopo partita, però, lascia tanta amarezza: si registrano insulti e comportamenti razzisti rivolti al nostro portiere Eduardo Gomis. Un episodio gravissimo e intollerabile, che non ha nulla a che vedere con lo sport e con i suoi valori. A rendere tutto ancora più assurdo è che, nel caos del post-gara, è stato espulso proprio Gomis, vittima di quegli insulti. Un epilogo inaccettabile, che merita massima attenzione e provvedimenti seri.
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