Il presidente azzurro, nel settembre 2004, fece un sondaggio con l’attuale responsabile dell’area tecnica del Bologna, che all’epoca era legato al Chievo, ma il dirigente non volle abbandonare la squadra dei miracoli che aveva contribuito a creare
Settembre 2004, i primi giorni, andò più o meno così. Mentre Aurelio De Laurentiis s’aggirava per Castel Capuano, l’angolo cupo in cui il Napoli era confinato alla Fallimentare, bisognava studiare il futuro: e nel suo digiuno (autocit.), sfogliando i brogliacci del calcio, Adl scoprì che Giovanni Sartori, l’architetto del Chievo, faceva miracoli, friggendo pesci (e pani) con l’acqua. Telefonatina esplorativa, chiacchierata amicale, tentativo e tentazione: accadde tutto in fretta e quando il 4 settembre, a un passo dalla firma per l’acquisizione del club, venne il momento di sentirsi per capire se fosse possibile unirsi per vivere felici e…
