Si chiama Claudio e sta trascinando la Primavera di Guidi a suon di gol e assist. L’ultimo, bellissimo, nella vittoria contro l’Inter davanti a Mourinho, che lo ha chiamato già diverse volte in prima squadra
Di cognome fa Cassano, è pugliese, gioca e segna con la maglia della Roma. Déjà vu? Una specie, perché le similitudini finiscono qui. Claudio (non Antonio), è di Barletta e sulla fascia corre veloce quasi come Mennea. Indossa la 11 e non la 18 che fu del suo omonimo. Al debutto in prima squadra a scherzarci bonariamente fu Juan Jesus: “Non sarai mica come quel Cassano, vero?”, è giù risate prima dell’allenamento.
In panchina c’era ancora Fonseca, che ha poi lasciato il posto a un altro portoghese. Non uno qualunque, ma lo Special One – Mourinho – che domenica mattina si è seduto a bordo campo per vedere il più vicino possibile i tre gol con cui la Primavera giallorossa ha steso l’Inter del suo ex difensore Chivu. Il secondo,…