Top & Flop di Pescara-Foggia


Il Pescara non è guarito, mentre il Foggia può sognare le primissime posizioni. Questo, in estrema sintesi, il resoconto della sfida odierna.
I rossoneri passeggiano per quattro a zero all’Adriatico-Cornacchia, mettendo in mostra tutti i limiti della squadra di Colombo che ormai è in crisi nera. Sette punti nelle ultime dieci giornate per gli abruzzesi; numeri assolutamente impietosi per una squadra che sogna il ritorno in cadetteria.
Il match è stato a senso unico, basti pensare che dopo nove giri di lancette i satanelli erano già avanti. A pensarci è Ogunseye che con il piattone batte Plizzari sfruttando al meglio un suggerimento dalla sinistra di Costa.
Gli ospiti spingono di rimessa, e tra il 40’ e il 45’ chiudono la contesa. Prima Schenetti con un tiro a giro dal limite, poi Cancellotti che con una sfortunata deviazione beffa il proprio portiere.
Nella ripresa tutti aspettavano la reazione del delfino, ma non c’è stata, anzi. Il Foggia, infatti, all’86’ si è regalato il poker con Beretta che ha sfruttato al meglio un contropiede di Peralta.
 

Ecco a Voi i Top & Flop di questo match:

TOP

Kolaj (Pescara):  l’unico che sfiora la sufficienza. Il giovane ex Alessandria gioca con qualità, e specialmente nel primo tempo prova a creare scompiglio alla rocciosa retroguardia pugliese. Peccato per lui che venga mal supportato dal resto della squadra. CI PROVA

Schenetti (Foggia): qualità (e tanta, ndr) a disposizione di una squadra che sogna un posto al sole nei playoff. Il numero sette ex Virtus Entella tocca la sfera con una qualità da categoria superiore, e la rete “alla Del Piero” messa a segno nella prima frazione ne è una riprova. Dal suo tiro-cross arriva anche l’autorete di Cancellotti. Equilibratore di una squadra che è sempre più spumeggiante. Nota di merito anche per Pippo Costa, energia inesauribile sull’out mancino. ELEGANTE

FLOP

La manovra del Pescara: è possibile sfiorare il 60% di possesso palla e non creare mai nulla di pericoloso in avanti? Chiedetelo alla squadra di Colombo. La manovra è sulla carta anche armoniosa, ma sempre troppo lenta e mai verticale. Il Foggia, che dal canto suo in fase di non possesso si è difeso a cinque, ha avuto vita facile. Serve cambiare rotta per non compromettere una prima parte di stagione assolutamente positiva. STERILI

Nessuno in casa Foggia: impossibile trovare un’insufficienza tra i satanelli. La squadra gioca a memoria proprio come piace a Gallo, sfruttando la pressione e il ritmo in progressione verticale. Ingranaggio ormai consolidato; innegabile. TAMBUREGGIANTI

Fonte:TuttoC.com

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