Roma, lacrime e applausi davanti ai maxischermi. La delusione nell’Olimpico pieno

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La serata vissuta dai tifosi che hanno riempito lo stadio romano. L’esplosione al gol di Dybala poi l’incertezza si mangia l’entusiasmo. E alla fine è dolore, come 39 anni fa

Elisabetta Esposito e Valerio Piccioni

Finisce fra le lacrime. Ma non è gioia, è delusione. Grande, gigantesca. È Paulo Dybala, l’autore del gol del vantaggio a piangere in mezzo allo stadio di Budapest. Piange alla Puskas Arena e il “suo” Olimpico. Quasi per risarcirlo, per dirgli ti vogliamo bene. Poi la squadra va sotto la curva a Budapest e a Roma continuano ad applaudire. No, cosi no, non può essere. Maledetti rigori, ancora loro. Come 39 anni fa. E pensare che era stato tutto così bello: la vigilia, l’attesa, l’inizio, Francesco Totti che “posta” la coreografia con il gigantesco “Figli della lupa”, una collezione fantastica di sorrisi prima di cominciare, tanti segni premonitori, la sensazione di una serata magica, gli inni giallorossi cantati a…

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