«La Serie D spesso è un test e non può essere così, servono arbitri pronti»


Le parole in sala stampa di Marco Amelia, allenatore dell’Olbia, dopo la sconfitta dei bianchi allo stadio Bruno Nespoli nella prima di campionato nel derby contro l’Ilvamaddalena. Di seguito il commento del campione del Mondo del 2006 dopo il 3-0 interno.

Sulla partita «Continuo a dire ai ragazzi che se capitano le occasioni dobbiamo essere più cattivi, abbiamo sbagliato troppo. Dobbiamo avere più convinzione, stiamo pensando a fare tutto tranne che gol. Ho visto gente cercare il rigore invece che segnare, non va bene».

Come ripartire «Si riparte con il silenzio e lavorando, togliamo di mezzo le cose superflue e pensiamo solo ad allenarci. Questa è una batosta sulla carta, ma 11 contro 11 dovevamo e potevano fare un’altra gara».

Cattiveria e intensità «Loro più in palla? No, hanno avuto solo più coraggio, noi abbiamo sentito la pressione di un esordio in casa contro una squadra contro cui avevamo già perso. Come allenatore mi dà fastidio se manca coraggio nei ragazzi, ma so che posso ancora lavorarci. Poi se qualcuno non si prenderà delle responsabilità vorrà dire che avremo sbagliato sul mercato. Mi auguro che siamo stati bloccati solo dalle emozioni dell’esordio».

«I rossi hanno complicato tutto perché stavamo costruendo per pareggiare e avevamo già subito un contropiede che ha portato un angolo. Loro sono stati bravi a sfruttare quello che abbiamo concesso, dobbiamo essere più svegli. Oggi fa male, ma è un percorso di crescita. Giriamo pagina il più velocemente possibile. Lo possiamo fare solo con il lavoro».

«Espulsi i due più esperti? È un eccesso di voglia di recuperare il risultato. C’è stato nervosismo e poi loro hanno sofferto la retrocessione dell’anno scorso e devono essere più calmi. Arboleda e La Rosa devono darci una mano, se li perdi vai in difficoltà. Ma non voglio mettere in croce nessuno, conosco la loro parte caratteriale. Ho sbagliato io, forse dovevo fare un cambio prima».

Lucarelli e il mercato: «L’ho usato fuori ruolo e gli ho chiesto un sacrificio, colpa mia che l’ho messo in difficoltà. A questa rosa servono 3-4 elementi. Mercato? Arriverà Santè che era con me a Livorno, che ha tanta esperienza e ci darà una grossa mano. È venuto qui e ha rinunciato a tanto a livello economico. Arriverà una punta e poi forse anche un centrocampista che però ora è tesserato con un altra squadra e poi arriverà uno o due portieri a completamento della rosa».

Arbitro: «Non parlerò mai dell’arbitro. Il livello è più basso? Voi siete abituati al professionismo, ma fare l’arbitro è un lavoro molto complesso. Io cerco sempre il dialogo. La Serie D spesso è un test e non può essere così, servono arbitri pronti».

Ambizioni «Cosa sono le cose superficiali di cui parlo? Quando stai perdendo devi mettere dentro un altro atteggiamento. La cosa più importante ora è migliorarsi. Abbiamo tanti giovani e oggi sotto pressione hanno anche fatto bene. Non pensiamo alle chiacchiere fuori dal campo. Quando si perde la colpa è sempre nostra, io la mia me la prendo. So che i ragazzi pensano solo agli allenamenti e a crescere, ma caratterialmente non sono ancora pronti. Abbiamo preso gol sullo 0-0 senza fare le preventive e non può succedere».

Furtado «Ero indeciso se metterlo dall’inizio, il transfer è arrivato solo all’ultimo minuto. Ho sbagliato a non farlo partire dall’inizio. Ma stimo chi ha giocato dal primo minuto e volevo dargli fiducia».

Classifica «La volontà della società di voler vincere la D? Io capisco quello che deve dire la società, ma sta a me equilibrare il campo all’obiettivo, ho il loro pieno supporto. So che è difficile, ma da parte nostra vi posso dire che stiamo mettendo lavoro e competenza. Tutti pensiamo solo al bene dell’Olbia. La piazza si sarebbe arrabbiata di più se avesse detto la società che l’ambizione non era il successo. Ora sta a me percorrere la strada giusta per questo percorso».

Fonte:NotiziarioCalcio.com

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