L’opera che ritrae il campione argentino è stata creata nel 1990. E dalla sua morte è diventata un luogo che attrae milioni di persone
Un luogo di culto visitato da milioni di turisti. È il noto murale dedicato a Diego Armando Maradona che sorge, ovviamente, a Napoli, in via Emanuele de Deo. Un’opera di street art che è incisa sulla parete di una palazzina dal 1990 e che dal 2020, dopo la morte dell’amato campione argentino, ha trasformato la piazzetta sottostante in un vero e proprio sepolcro. E questo angolo di Napoli, come riportato dall’edizione odierna de Il Sole 24 Ore, che riporta a sua volta i dati delle agenzie di viaggio, è uno dei siti turistici più visitati d’Italia.
sotto al colosseo
—Nonostante non esista una biglietteria e, quindi, dei dati oggettivi, secondo le stime delle agenzie che operano nella zona il murale di Maradona è stato visitato nel 2023 da sei milioni di persone. Una cifra che lo porterebbe sul podio delle attrazioni più ricercate d’Italia, dietro soltanto al Colosseo di Roma e davanti agli Scavi di Pompei. A certificare la popolarità della zona c’è anche la crescita delle attività economiche nel raggio di un chilometro quadrato, secondo i dati di Unioncamere/Infocamere: +6,5 % dal 2021.
la storia
—Il murale è stato dipinto nel 1990 da un giovane artista locale, Mauro Filardi, su input di un vecchio capo ultras che voleva celebrare la vittoria del secondo scudetto. Da questo momento in poi sono stati operati due restauri sull’opera, uno nel 2016 e l’altro nel 2017. Quest’ultimo in particolare ha rinfrescato il volto di Maradona.
Gazzetta dello Sport
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