Napoli-Inter, due big appannate per lo scudetto. Il commento di Capello sulla Gazzetta

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L’ex tecnico: “La squadra di Inzaghi è diventata prevedibile nella manovra e ha perso ferocia, quella di Conte invece deve ritrovare la solidità perduta. E occhio all’Atalanta che…”

Opinionista

Appuntamento al Maradona, ma… occhio alla terza incomoda. La domenica di Serie A ha certificato il sorpasso dell’Inter sul Napoli, maturato sabato sera con la vittoria striminzita dei nerazzurri a San Siro sul Genoa e confermato poi dal ko degli uomini di Conte a Como. Negli specchietti delle due litiganti, che si ritroveranno faccia a faccia nel big match di sabato alle 18, ecco spuntare però l’Atalanta. Gasperini ha vinto in goleada a Empoli, portandosi a tre punti dalla capolista e a due dal Napoli secondo. Attenzione, perché la Dea non ha più le coppe di mezzo, deve ancora giocare in casa contro l’Inter e potrebbe perciò dire la sua nella corsa scudetto senza disperdere energie altrove. 

inter lenta

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Ma torniamo in vetta. Personalmente ho sempre considerato Inzaghi il favorito alla vittoria finale, perché ha a disposizione la squadra più strutturata del campionato. Contro il Genoa, però, l’Inter ha confermato le impressioni delle ultime settimane: non è particolarmente brillante, sia dal punto di vista fisico che da quello del gioco. È lenta, prevedibile nella manovra e meno feroce nella pressione e nel recupero della palla. Ha sofferto parecchio la dinamicità dei rossoblù, che hanno avuto pure l’occasione per andare in vantaggio con Ekuban, poco prima che Lautaro segnasse il gol partita in mischia su calcio d’angolo. Certo, i nerazzurri avevano anche delle attenuanti: senza Calhanoglu a centrocampo e Thuram in attacco, normale scendere un po’ di livello. A Napoli, però, servirà una prova migliore di quelle fornite nelle ultime settimane per dare un’ulteriore spallata ai rivali. 

napoli senza cambi

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E veniamo proprio alla squadra di Conte. La sconfitta di Como brucia e pesa a livello psicologico: nelle ultime quattro giornate gli azzurri hanno raccolto appena tre punti, dilapidando il vantaggio, nonostante dietro l’Inter non viaggiasse chissà a che ritmo infernale. Eppure, nel primo tempo del Sinigaglia il Napoli mi è piaciuto tanto. Per il pressing alto e la voglia di rimediare all’incredibile autogol di Rrahmani in avvio. In stagione raramente ho visto gli uomini di Fabregas così in difficoltà nel palleggio. Poi, però, nel secondo tempo gli azzurri si sono spenti. Dall’esterno difficile capirne il motivo, ma il calo è evidente. La gamba non ha girato più come nei primi 45’ e il Como ha trovato con Diao il gol da tre punti, benché Conte avesse provato con i cambi a ridare smalto ai suoi. Può stupire la sostituzione di Lukaku, non in giornata di grazia, ma capisco anche l’allenatore: Antonio ha cercato la soluzione in panchina, quando si è accorto che le cose non giravano nel verso giusto. Il problema è che i subentrati non sono riusciti a dare molto di più di chi è uscito. 

nessuna delle due in forma

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Così il Napoli si presenterà allo scontro diretto con l’Inter da secondo in classifica, dopo essere stato in testa da solo per quasi due mesi. In realtà cambia poco, perché mancano ancora troppe giornate per disperarsi sul punto in più e in meno o sbilanciarsi sull’esito della corsa. Una considerazione mi pare sicura: nessuna delle due si presenta al big match del Maradona in forma smagliante. Dell’Inter abbiamo detto e non va dimenticato che ora Inzaghi riprenderà a giocare due volte a settimana, a differenza delle altre due contendenti. Il Napoli, invece, deve ritrovare la solidità che aveva contraddistinto il bel cammino dell’andata. Nelle ultime sei partite, gli azzurri hanno sempre incassato gol (nove reti subite): non è una statistica da squadra allenata da Conte, a dispetto del ritorno di Buongiorno dall’infortunio. 

MILAN, ITALY - FEBRUARY 22: Simone Inzaghi, Head Coach of FC Internazionale, looks on prior to the Serie A match between FC Internazionale and Genoa at Stadio Giuseppe Meazza on February 22, 2025 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

conte, la voglia e il mercato

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In più, il mercato ha tolto all’attacco Kvaratskhelia, senza che sia stato sostituito a dovere. Conte non l’ha presa benissimo, anche se non credo alla dietrologia che abbia un po’ mollato perché insoddisfatto dell’acquisto di Okafor. Piuttosto i giocatori – soprattutto dopo l’infortunio di Neres – potrebbero avere un po’ meno considerazione del tecnico, che da inizio stagione è stato anche il volto della società all’interno dello spogliatoio. Occhio però a dare per morto il Napoli: una squadra che non crede a quello che sta facendo non gioca come nel primo tempo di Como. E lo scontro diretto davanti al proprio pubblico può essere l’occasione per ritrovare subito entusiasmo. Sono sicuro che gli azzurri avranno voglia di riscattare la sconfitta di ieri, tenendo più che mai viva una splendida lotta scudetto.

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