Per trovare i rossoneri con meno punti all’attivo (43 contro i 51 attuali) bisogna tornare al 2014-15. E c’è il rischio di iniziare la Coppa Italia ad agosto
Il Milan peggiore degli ultimi dieci campionati quanto a punti conquistati dopo trentatré giornate: ecco quale record negativo è riuscito a infrangere con la sconfitta di ieri sera in casa contro l’Atalanta la formazione di Sergio Conceiçao. Per trovare i rossoneri con meno punti all’attivo (43 in quell’occasione) bisogna infatti tornare indietro al 2014-15 quando in panchina c’era Filippo Inzaghi e a fine torneo il Diavolo si classificò al decimo posto. Adesso il piazzamento di Maignan e compagni è migliore (nona posizione) e il distacco rispetto alla più prossima inseguitrice (Torino e Udinese, che si sfidano oggi, sono a -11) fa pensare che non eguaglieranno o peggioreranno quel risultato, ma c’è veramente poco di cui essere fieri se si pensa agli investimenti sul mercato (sia estivo sia invernale) e al secondo posto che invece era stato centrato nel 2023-24 con Pioli in panchina.
record negativo
—A inizio stagione, quando il Milan era partito con l’intento di vincere lo scudetto della seconda stella, nessuno avrebbe mai immaginato un simile scempio a livello di risultati e di prestazioni. Soprattutto perché questa squadra continua ad alternare alti e bassi (molti più i secondi dei primi) non solo all’interno di un mese solare, ma all’interno… dello stesso incontro. Insomma, il Diavolo è inaffidabile e chi sperava che la vittoria di Udine, propiziata da un cambio di modulo (3-4-3 invece del 4-2-3-1), avesse dato la svolta è rimasto deluso dalla prestazione contro l’Atalanta. Adesso, a cinque giornate dalla fine del torneo, il Milan ha 51 punti: aveva fatto meglio (53 punti) anche nel 2019-20, la stagione iniziata con Giampaolo e conclusa con Pioli in panchina. Affinità? Solo quella dei due allenatori alternati perché, dopo lo stop per il Covid, i rossoneri chiusero il torneo alla grande ovvero con cinque successi e un pari nelle ultime sei giornate. Impossibile dopo ieri sera immaginare un epilogo simile. Più punti (52) il Milan li aveva ottenuti anche nel 2015-16. Un particolare curioso: alla trentatreesima giornata (successo per 1-0 sul campo della Samp grazie a una rete di Bacca) aveva debuttato in panchina Cristian Brocchi, sostituto dell’esonerato Mihajlovic. A fine stagione, il Diavolo perse la finale di Coppa Italia contro la Juventus ai tempi supplementari (rete di Morata) e chiuse la Serie A al settimo posto.
scontri diretti e gol
—Innegabile che questo Milan abbia buttato, soprattutto nella prima parte di stagione con Fonseca come tecnico, tanti punti contro le medio-piccole (Parma, Genoa e Cagliari solo per fare tre esempi), ma i problemi maggiori ci sono stati con le formazioni che lo precedono in classifica. Dei 16 match contro Inter, Napoli, Atalanta, Bologna, Juventus, Roma, Lazio e Fiorentina ne mancano ancora da disputare due, quelli di ritorno con il Bologna e la Roma, ma nelle quattordici gare finora disputate i rossoneri hanno portato a casa la miseria di 8 punti sui 42 disponibili e hanno battuto solo l’Inter nel match d’andata. Gli altri 5 punti li hanno conquistati ancora contro i nerazzurri (al ritorno), contro la Lazio, la Roma, la Juventus e Fiorentina. Un vero e proprio calvario che dimostra quanto poco da alta classifica sia questa formazione. L’altra fotografia è quella dei gol subiti: a Udine è stata interrotta una serie di 9 match con almeno un gol al passivo. Bene, ieri sera la porta di Maignan è stata nuovamente… violata: nei 24 incontri con Conceiçao solo quattro clean sheet. Impossibile puntare in alto con queste voragini nella fase difensiva.
coppa italia ad agosto
—Se il Milan non riuscirà a chiudere tra le prime otto della classifica, ci sarà un effetto collaterale poco piacevole in vista della prossima stagione: dovrà giocare in Coppa Italia già a metà agosto ovvero prima dell’inizio del campionato. I rossoneri non entreranno in gioco agli ottavi, come succede alle prime otto, ma per arrivare a quella fase dovranno superare sul campo il terzo e il quarto turno, solitamente in programma d’estate (il primo) e in autunno (il secondo).
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