Inzaghi su Inter-Barcellona: “Lautaro? Vediamo… Pavard stava meglio”

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Alla vigilia della semifinale di ritorno contro il Barcellona, il tecnico nerazzurro analizza così: “Splendida cavalcata fin qui, c’è grandissima fiducia”. E il difensore: “Non so quante altre partite così giocherò”

Dal nostro inviato Davide Stoppini

Non è vero che l’emozione non ha voce. Ha quella di Simone Inzaghi, che può diventare il secondo allenatore della storia dell’Inter a centrare una seconda finale di Champions League/Coppa Campioni: “Si lavora per questo, per partite così, per vivere emozioni così forti. Essere qui è una soddisfazione che ripaga tutto il lavoro, mio, dello staff, dei giocatori, della società. Siamo a due partite dal vincere la Champions. Non era scontato: ogni anno tutte le squadre partono per vincere. Noi siamo qui, senza aver scelto una competizione piuttosto che un’altra. So che domani servirà una grande Inter, anzi una grandissima Inter. È una finale, bene per noi che la giochiamo davanti ai nostri tifosi: tutti insieme dovremo fare una grande gara”.

lautaro e… siparietto

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Grande gara che riguarderà Lautaro. Alla domanda sul capitano Inzaghi risponde così: “Sia per lui sia per Pavard decideremo insieme allo staff e ai giocatori stessi. Saranno loro due a dirmi le loro sensazioni, vedremo dopo l’allenamento”. Lautaro, dal canto suo, ha già deciso dando la sua disponibilità. “Tenerlo in panchina per poi farlo entrare? Io dico che se un giocatore non può dare una mano dall’inizio, poi non può darla neppure a 20 minuti dalla fine”. Come a dire: o titolare, o niente. E tutto fa credere che Lautaro giocherà dal primo minuto. L’altro osservato speciale gioca nel Barcellona ed è Lamine Yamal: “Come si limita? Bisognerebbe cercare di fargli arrivare meno palloni possibile, ma non sempre di più. Lo raddoppieremo, certo. Ma è complicato, di lui mi ha colpito dal vivo la sua velocità di pensiero, già prima di ricevere il pallone sa già cosa fare”. C’è chi spinge la candidatura di Carlos Augusto al posto di Dimarco. Inzaghi dribbla: “Per la formazione vediamo…quei due spesso hanno giocato anche insieme”. Bastoni, seduto vicino a Inzaghi, si guarda e sorride: “Ma allora vuol dire che sto fuori io?”. Risate. E buon clima diffuso: “Il gruppo ci crede, ha voglia, sta aspettando questa partita con la giusta tensione, basta vedere come si sono allenati ieri – dice il tecnico -.. La finale di Istanbul? Quel pensiero ce lo abbiamo ancora dentro, fu una notte difficile da digerire. Ma si vive di presente, non di ricordi. Quella partita fa parte del bel percorso lungo quattro anni”.

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Percorso che Alessandro Bastoni ha vissuto in pieno: “Faremo tesoro della gara d’andata, perché un conto è vedere i video, un’altra è toccare con mano il Barcellona – fa il difensore -. Sono orgoglioso del nostro cammino, ci teniamo tutti tanto a fare bella figura, a far felici chi ci segue e mi dispiace che all’esterno non venga percepito il nostro lavoro, non abbiamo un giorno libero da non so quanto tempo. Non è vero che abbiamo sottovalutato il campionato. Domani ci saranno momenti di sofferenza, in quei momenti ci servirà l’aiuto dei nostri tifosi. Noi una big d’Europa? Lo dicono i risultati, quel che abbiamo fatto vedere. Le chiacchiere stanno a zero, conta quel che dice il campo. Siamo qui, era il nostro sogno e voglio godermelo fino alla fine”.

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