Cosa vedere e mangiare a Cosenza

Nota anche come “la città dei Bruzi”, Cosenza sorge sul colle Pancrazio ed è il capoluogo di provincia più a nord della Calabria.

Cosenza è tra le città più antiche della regione e come anticipato, prende il soprannome dai Bruzi, una popolazione indoeuropea che approfittò della posizione strategica del territorio cosentino per controllare quasi tutte le città della Magna Grecia cadute sotto il loro dominio.

Cosenza ha poco meno di 65.000 abitanti ed è il capoluogo di provincia più esteso della Regione Calabria. È una città dall’alto valore storico ed artistico ma anche paesaggistico. Essendo un territorio strategico sin dal Medioevo, le varie popolazioni nel corso dei secoli hanno lasciato un patrimonio architettonico e culturale meraviglioso e tutto da scoprire. Non a caso è conosciuta anche come l’Atene della Calabria per via del suo passato culturale: qui è nata l’Accademia Cosentina (o Accademia Parrasiana), una delle primissime fondate in Italia.

Il calcio a Cosenza è sempre stato particolarmente importante per la gente del posto, visto che risale ai primi anni del secolo scorso la nascita di questo storico club, nella fattispecie nel 1914.

I Lupi, attualmente impegnati nei playout, vantano ben 23 partecipazioni al campionato di Serie B.

Se vi trovate nella città calabrese in occasione di un match o semplicemente per una gita fuori porta, vi sarà molto utile sapere cosa vedere e mangiare a Cosenza.

 

Cosa vedere a Cosenza

Gli affascinanti palazzi storici, gli edifici signorili, il Duomo e le numerose Chiese evidenziano ancora di più il passato maestoso di questa città.

Piazza XV Marzo

Piazza XV Marzo è situata alla fine del Corso Telesio ed è nota per il suo grande impatto scenico agli occhi dei visitatori, grazie alla presenza di palazzi e monumenti che rappresentano al meglio il centro storico della città e quindi il passato.

All’ingresso della piazza c’è la Statua della Libertà d’Italia, che riporta sui quattro lati del basamento gli scritti di Carducci proprio in memoria dei moti insurrezionali del 15 Marzo del 1844. A delimitare l’area della piazza sulla destra c’è il celebre Palazzo Sersale, mentre il Teatro Alfonso Rendano, intitolato ad un famoso musicista cosentino, si trova di fronte al Palazzo del Governo. Sulla sinistra di quest’ultimo si trova la Villa Comunale, ovvero uno dei punti più verdi della città.

Duomo di Cosenza

Il Duomo di Cosenza, noto anche come la Cattedrale di Santa Assunta, è una delle chiese più suggestive dell’Italia meridionale.

Il Duomo presenta un’imponente facciata in pieno stile neogotico mentre la pianta a croce latina conferisce alla struttura un impianto tipicamente romanico. A testimonianza dell’elevato valore storico e culturale, dal 12 ottobre 2011 la Cattedrale è stata riconosciuta come Patrimonio dell’Unesco.

Museo all’aperto Bilotti

Il Museo all’aperto Bilotti è nato dopo la ristrutturazione di una delle parti principali di Cosenza, in Corso Mazzini.

Trasformata in isola pedonale nel 2002, è divenuto un percorso espositivo di arte a cielo aperto. Il museo è stato inaugurato nel 2006 e si compone di opere provenienti dalla collezione donata al comune dai mecenati cosentini Carlo ed Enzo Bilotti, e da ulteriori opere acquisite nel corso degli anni. Qui è possibile trovare opere di De Chirico, Dalì, Modigliani ed altri importanti artisti.

Castello Normanno-Svevo

Situato sul colle Pancrazio, il castello domina con la sua maestosità il centro storico e tutta la città. Considerato il monumento simbolo di Cosenza, dopo il terremoto del 1184, fu completamente ricostruito da Federico II di Svevia che ne modificò completamente la struttura seguendo i canoni degli altri castelli federiciani.

La struttura oggi si presenta a forma rettangolare con torri angolari. Per accedere al castello bisogna attraversare un portale archiacuto su cui è rappresentato lo scudo aragonese.

Cosa mangiare a Cosenza

A Cosenza, così come in tutta la Calabria, la parola d’ordine quando ci si siede a tavola sono le preparazioni con accenti gastronomici “piccanti”.

In Calabria è quasi inimmaginabile non assaggiare salumi e insaccati o non incrociare della ‘nduja proposta in forme diverse. Così come è vero che a Cosenza la cultura gastronomica si rifà parecchio ai prodotti della terra come ortaggi e legumi soprattutto nelle proposte dei primi piatti, rigorosamente con pasta fatta a mano.

Lagane e ceci

La lagane e ceci (a Cosenza è chiamata lagana e ciciari) è uno dei primi piatti della tradizione locale. La lagane è un tipo di pasta fresca simile alle tagliatelle, anche se più larga e più corta. Un formato di pasta presente con diverse declinazioni nelle proposte di quasi tutte le regioni d’Italia. Questa pasta viene realizzata però senza l’utilizzo dell’uovo in fase di preparazione e servita con i ceci.

Pasta e patate “ara tijeddra”

È una ricetta tipica cosentina. Un piatto povero, semplice, economico e molto apprezzato.

Il suo nome prende spunto dal contenitore in cui è tradizione cuocere il piatto, ossia il tegame di terracotta. La particolarità di questa pasta al forno è che si compone a crudo: si parte realizzando un fondo di passata di pomodoro, si aggiunge la pasta cruda, si copre con uno strato sottile di patate e caciocavallo e si prosegue in questo modo fino a quando non sono terminati gli ingredienti a disposizione. Infine, come ultimo strato, si mette la pasta del formato preferito.

Baccalà alla cosentina

Il Baccalà alla cosentina è un secondo piatto tipico di Cosenza molto richiesto dai turisti. Semplice da realizzare, il baccalà alla cosentina si prepara tagliando filetti di baccalà, patate e peperoni. Per realizzare questo piatto, sia le verdure che il pesce vanno poggiati a strati in una pirofila (preferibilmente di terracotta o vetro).

I dolci da provare a Cosenza

In Calabria c’è anche un’importante tradizione dolciaria, ideale per chiudere un pranzo o una cena a Cosenza.

Uno dei principali dolci tipici di Cosenza è sicuramente la Varchiglia alla monacale. Questa prelibatezza è composta principalmente da mandorle e cioccolato. Il nome “Varchiglia” sembra deve le sue origini alla termine spagnolo da “Barquilla” (cestino di forma ovale a barchetta), e la sua declinazione in dialetto calabrese “varca” che vuol dire barca.

Visitare Cosenza potrebbe rivelarsi un’esperienza molto piacevole, soprattutto se in occasione di una partita di Serie BKT. Calcio, cultura e cibo: cos’altro?

 

 

Nella foto uno scorcio di Cosenza


Fonte: LEGA BTK – legab.it

Inter, la nuova maglia 2022/23: la prima foto reale

Dopo le indiscrezioni degli scorsi mesi, è comparsa in rete una foto reale della prossima divisa di casa dei nerazzurri

Le indiscrezioni circolavano già da tempo e sono confermate: la maglia di casa dell’Inter 2022/23 vedrà il ritorno delle tradizionali strisce verticali, larghe come quelle dei successi degli anni ’60. Dopo le ricostruzioni degli scorsi mesi, l’affidabile sito specializzato Footyheadlines ha pubblicato la prima foto della divisa, scattata in un non precisato negozio. Per la prima volta il nuovo stemma, presentato nel marzo 2021, compare nella sua colorazione base nerazzurra (nella stagione in corso è nero e oro) e cambia anche il main sponsor: dai Fan Token di Socios a DigitalBits, già presente sulle divise della Roma.

IL DESIGN

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Nelle ultime tre annate Nike ha disegnato per la squadra di Zhang delle divise home via via più estreme. Nel 2019/20 le righe verticali c’erano, ma all’altezza dello sponsor Pirelli erano interrotte da una sequenza di…

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Le decisioni del Giudice Sportivo della Serie D

Queste le decisioni del giudice sportivo relative la gara di recupero di ieri.

A Valeri Monza-Brescia – Lega B

PISA – BENEVENTO

SOZZA

Sabato 21/05 h. 18.00 COSTANZO – PASSERI

IV: MINELLI

VAR: FABBRI

AVAR: ROSSI L.

 

MONZA – BRESCIA

VALERI

Domenica 22/05 h. 21.00 BERTI – ROCCA

IV: BARONI

VAR: GUIDA

AVAR: CECCONI

 

Nella foto LaPresse l’arbitro Valeri


Fonte: LEGA BTK – legab.it

Inter, ecco la maglia home 22-23: tornano le classiche strisce nerazzurre – FOTO

Ritorno alla tradizione. Dopo la rivoluzionaria maglia home 21-22, la Nike torna al passato per la divisa home dell’Inter della prossima stagione. Come testimoniano le immagini diffuse da Footyheadlines.com, infatti, la prossima maglia da casa della squadra vedrà ricomparire le classiche strisce nerazzurre. Come fa notare la testata, non sarà presente, almeno secondo quanto trapelato, la stella sullo stemma (non dorato, come sulla maglia attuale, ma con i classici colori nero, azzurro e bianco). Cambia anche il main sponsor: non più Socios, bensì Digitalbits. Ecco tutte le foto trapelate:

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Francia: non convocati Pogba e Giroud, sì Maignan, Hernandez e Rabiot

Le scelte del c.t. francese in vista dei quattro impegni di giugno contro Danimarca, Croazia e Austria

Out Pogba e Giroud, dentro Maignan, Theo Hernandez e Rabiot. Il c.t. Deschamps ha diramato la lista delle convocazioni della Francia per i quattro impegni di giugno nella Nations League (contro Danimarca, Austria e due volte Croazia). Convocazioni che interessano da vicino gli appassionati italiani.

Assenti

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Il centrocampista in uscita dal Manchester United, che interessa alla Juventus, è fuori da aprile per un problema al polpaccio. La mancata convocazione ne è una diretta conseguenza. Nessun guaio fisico, invece, per l’attaccante del Milan, che sarà regolarmente in campo per l’ultima decisiva giornata di campionato.

Fuori dalle convocazioni Bleus anche big come Camavinga, Dembele, Konate.

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Playout ritorno, i numeri – Lega B

Per la seconda volta si parte con la squadra di casa vincente 1-0 all’andata

E’ la seconda volta da quando esistono i playout di serie B che si parte per la gara di ritorno dopo che la formazione di casa, all’andata, ha vinto 1-0 gara-1. Il precedente risale alla prima edizione assoluta, 2003/04: il Bari di Bepi Pillon vinse l’andata 1-0 al “San Nicola” sul Venezia di Angelo Gregucci (rete di Salvatore “Sasà” Bruno al 58’), ma venne sconfitto poi al “Penzo” nel ritorno 0-2 (gol di Brellier al 50’ e Biancolino al 90’): lagunari salvi e pugliesi in Lega Pro, poi riammessi nel corso dell’estate 2004 per ripescaggio causa defezioni nelle iscrizioni al torneo cadetto 2004/05.

Nei playout di B due volte salvezza decisa con supplementari e rigori

Soltanto due edizioni dei playout si sono decise attraverso tempi supplementari e calci di rigore, proprio le ultime 2 disputate prima dell’attuale. Nel 2018/19, di fronte Salernitana e Venezia, granata vittoriosi all’ “Arechi” all’andata 2-1, sconfitti nel ritorno del “Penzo” 0-1 al 120’ e poi salvi grazie ai rigori, 4-2 (errore decisivo dell’arancioneroverde Coppolaro), con discesa in Lega Pro del Venezia, che durante l’estate 2019 venne comunque riammesso alla serie B per mancata iscrizione di una squadra tra quelle aventi diritto. Nel 2019/20, avversarie Pescara e Perugia, successo abruzzese all’andata 2-1 al “Cornacchia”, sconfitta 1-2 al “Curi” al ritorno, al 120’ e biancazzurri salvi ai rigori, 4-2 nei tiri dal dischetto, grazie al penalty decisivo di Masciangelo.

 

Le post-season dei due allenatori: Bisoli k.o. solo 8 giorni fa

Primo play-out di Lega B – da allenatori – sia per Pierpaolo Bisoli che per Francesco Baldini. Nelle carriere dei due tecnici, a livello di post-season, troviamo 7 partite per mister Bisoli, che è ha un bilancio di 3 vittorie ed altrettanti pareggi, più il k.o. al “Menti” del 12 maggio scorso, 0-1; in ordine cronologico, ricordiamo nel 2005/06 i play-out di serie C-2 con il “suo” Prato salvo contro il Montevarchi (0-0 all’andata nel Valdarno, 1-1 il ritorno al “LungoBisenzio”) e la promozione dalla B alla A col Cesena 2013/14, che in semifinale ebbe la meglio sul Modena (1-0 esterno all’andata al ”Braglia”, ritorno 1-1 in Romagna, poi la doppia finale vinta sul Latina, duplice 2-1, andata a Cesena, ritorno al ”Francioni”. Per Francesco Baldini una sola partita, nei playoff di serie C 2020/21 alla guida del Catania, uscendo per mano del Foggia, che vinse 3-1 al “Massimino”, prima del successo di otto giorni fa nella finale di andata, 1-0 al “Menti”.

Dal 2017/18 Cosenza senza 4 vittorie di fila in casa

Il Cosenza ha vinto le ultime 3 partite casalinghe disputate, a spese di Benevento (1-0), Pordenone (3-1) e Cittadella (1-0). Ultima squadra ad uscire con punti dal “San Vito-Marulla” il Monza, vittorioso 2-0 lo scorso 10 aprile. I rossoblù non vincono 4 partite di fila davanti al pubblico amico dal periodo dicembre 2017-gennaio 2018 in serie C, quando caddero – in ordine – allo stadio calabrese Virtus Francavilla (4-1), Monopoli (2-0), Trapani (1-0) e Matera (2-1).

I tecnici rossoblù 2021/22: Bisoli il migliore, finora

Il Cosenza ha cambiato 3 allenatori nel corso della serie B 2021/22: partito con Zaffaroni, il sodalizio calabrese ha esonerato l’ex coach dell’AlbinoLeffe dopo 16 giornate avendo racimolato 15 punti (media 0,94 a partita); è subentrato Occhiuzzi, 4 punti in 7 partite (media 0,57 ad incontro), poi ecco Bisoli (16 punti in 15 giornate, il migliore con media punti-partita di 1,07), grazie soprattutto al rush finale di 7 punti nelle ultime 3 giornate, con vittorie interne su Pordenone (3-1) e Cittadella (1-0) ed il pareggio di Pisa (1-1).

Cosenza e Vicenza assai distratte nei primi 15’ della ripresa

Vicenza alquanto distratto a cavallo della pausa: 19 reti subite tra il 31’ e il 45’, inclusi recuperi (primato assoluto), e 13 gol presi tra il 46’ e il 60’, come il Cosenza. Avendo subito 59 reti, di fatto il 54% dei gol subiti dai biancorossi veneti arriva in questa fase di partita.

Vicenza arriva da 4 vittorie consecutive: non si verificava dal 2019

Finale sprint per il Vicenza, che perviene da 4 vittorie consecutive, 2-0 a Como, 2-1 al “Menti” nel rocambolesco match del 30 aprile scorso contro il Lecce e 1-0 nello spareggio decisivo per l’accesso al playout, ad Alessandria in regular season, cui si è aggiunto l’1-0 di andata al “Menti” nella finale playout. Era dal periodo novembre-dicembre 2019 che i veneti non vincevano 4 gare consecutive ufficiali, allora si spinsero fino addirittura ad 8, di cui 6 in campionato e 2 nella coppa Italia di Lega Pro. Nel girone di ritorno il Vicenza ha totalizzato 24 punti sui 34 con cui ha chiuso la stagione regolare e sarebbe stato al tredicesimo posto in classifica, se si contasse solo la seconda metà del campionato cadetto 2021/22.

Vicenza: porta chiusa in assoluto da 201’, in trasferta da 209’

Il Vicenza non subisce gol in assoluto da 201’: ultima rete firmata Strefezza al 69’ di Vicenza-Lecce 2-1 del 30 aprile scorso, poi doppio 1-0 ad Alessandria (ultima della regular season) ed al “Menti” sul Cosenza (andata playout), oltre al residuo contro i salentini. Fuori casa biancorossi a porta blindata da 209’, ultima rete subita da Viviani al 61’ del match perso 0-1 a Benevento lo scorso 10 aprile, poi il successo a Como 2-0, ad Alessandria 1-0 ed il residuo del “Vigorito”.

La coop del gol biancorossa: 18 marcatori diversi

Con la rete che ha permesso al Vicenza di acciuffare il playout battendo l’Alessandria 1-0 venerdì scorso, Sebastien De Maio è diventato il diciottesimo calciatore biancorosso in rete nella serie B 2021/22, cooperativa del gol del torneo cadetto al termine della regular season. In rigoroso ordine alfabetico in rete per i biancorossi: Brosco, Cavion, Crecco, Da Cruz, Dalmonte, De Maio, Diaw, Di Pardo, Giacomelli, Ierardi, Longo, Meggiorini, Padella, Proia, Ranocchia, Taugordeau, Teodorczyk e Zonta. Nell’andata playout rete di Maggio, diciannovesimo calciatore biancorosso in gol nella stagione ‘21/22.

I pochi pareggi veneti

Vicenza squadra che ha pareggiato di meno in questa serie B: appena 7 pareggi in 38 giornate.

I coach biancorossi 2021/22: che scatto con Baldini !

Il Vicenza ha cambiato 3 allenatori nel corso della serie B 2021/22: via con Mimmo Di Carlo, 5 sconfitte nelle prime 5 partite. Lo aveva sostituito Cristian Brocchi che ha totalizzato 25 punti in 33 incontri, media di 0,76 a partita. Nelle ultime 4 partite ecco Francesco Baldini, 9 punti nel carniere, media punti di 2,25 ad incontro.

 

I  DUE ALLENATORI A CONFRONTO Da tecnici seconda sfida ufficiale. Da calciatori sempre pareggi come avversari

Secondo incontro ufficiale tra Pierpaolo Bisoli e Francesco Baldini da allenatori, dopo la gara di andata degli attuali play-out cadetti, vinta dal Vicenza al “Menti” per 1-0.

Da calciatori – invece – i due si sono incrociati come avversari 4 volte ed è sempre stato pareggio: Napoli-Cagliari 0-0 (serie A 1995/96), Cagliari-Napoli 1-1 (serie A 1996/97), Brescia-Napoli 1-1 e Napoli-Brescia 1-1 (serie A 2000/01), con Baldini sempre a vestire la casacca degli azzurri partenopei e Bisoli prima quella rossoblù del Cagliari, poi quella del Brescia.

Una curiosità: in due di queste gare, le due esterne del Napoli succitate, i gol azzurri sono stati entrambi firmati da Fabio Pecchia, che ha condotto pochi giorni fa in serie A la “sua” Cremonese dopo 29 anni dall’ultima promozione in massima serie del sodalizio grigiorosso, finendo secondo alle spalle del Lecce nella Serie BKT 2021/22.

Bisoli in vantaggio 4 a 2

Pierpaolo Bisoli – da tecnico – è all’ undicesima sfida contro il Vicenza: score di 4 vittorie del coach rossoblù, altrettanti pareggi e 2 vittorie biancorosse.

Pierpaolo Bisoli ex di giornata: ha allenato il Vicenza dall’ottobre 2016 all’aprile 2017, 29 panchine ufficiali e score di 7 vittorie, 11 pareggi ed 11 sconfitte, con esonero arrivato il 17 aprile 2017 dopo la vittoria al “Menti” – 1-0 – della Pro Vercelli di Moreno Longo, uscito sconfitto dal “volatone” finale per la retrocessione diretta in Lega Pro: il “suo” Alessandria è stato sconfitto 0-1 dal Vicenza al “Moccagatta” e la contestuale vittoria del Cosenza – 1-0 sul Cittadella – ha condannato i piemontesi alla discesa in C. Una piccola-grande rivincita per Bisoli, 5 anni dopo quell’amaro esonero.

Baldini mai sconfitto

Due precedenti tra Francesco Baldini, da allenatore, ed il Cosenza: nella stagione 2019/20 in serie B, pareggio per 2-2 a Trapani tra i granata dell’attuale mister biancorosso e la squadra calabrese, poi la vittoria per 1-0 del Vicenza nella gara di andata dei playout cadetti di questa stagione, 12 maggio scorso al “Menti”.

Vicenza mai vittorioso in Calabria. Tutte le storie delle 18 sfide assolute

Sono 9 i precedenti a Cosenza tra le due squadre: padroni di casa imbattuti, con 6 successi e 3 pareggi a proprio favore. Quindici i gol segnati dai rossoblù, sempre a segno negli 810’ presi in esame.

In assoluto sono 18 i confronti ufficiali fra le due squadre, inclusi i 9 match disputati in Veneto e calabresi sempre in vantaggio, 7 vittorie contro le 4 biancorosse e 7 pareggi, a completare i conteggi.

Stefan Schwoch, 4 reti, è il marcatore all-time della sfida Vicenza-Cosenza, dove finora si registrano 41 gol segnati, 20 dai veneti e 21 dai calabresi. Al secondo posto Meggiorini a quota 2, di cui una nella B 2020/21 (1-1 al “Menti”) ed una – su rigore – quest’anno, nell’1-2 biancorosso al “San Vito-Marulla”, oltre all’altro biancorosso Marco Nicoletti ed al rossoblù Alberto Urban (doppietta per entrambi in Cosenza-Vicenza 3-2 di coppa Italia, 31 agosto 1988). Una rete anche per il compianto Gigi Marulla, cui oggi è intitolato lo stadio calabrese, 4 dicembre 1994, Vicenza-Cosenza 1-1, su rigore.

Chiusura sulla prima gara assoluta, 6 settembre 1987, 1-1 in coppa Italia al “San Vito” (5-3 ai rigori la qualificazione calabrese), con primo allenatore rossoblù in questa sfida Gianni Di Marzio.

 

Nella foto LaPresse gli allenatori Baldini e Bisoli

 


Fonte: LEGA BTK – legab.it