ESCLUSIVA – Intervista a Mattia Fasano, Social Media Manager della Virtus Matino: “La mia una figura da collante tra tifosi e squadra”.

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Mattia Faano, Social Media Manager, Polisportiva Virtus Matino

In principio fu TELEPIU’ a rivoluzionare il mondo del calcio rendendolo sempre più pubblico ed esclusivo, una tendenza che è continuata negli anni avendo tante trasformazioni dovute anche alle nuove forme di comunicazione digitale che con l’ avvento dei social ha raggiunto la sua massima espressione.
Un cambiamento epocale forse al passo con i tempi che nessuno pensava potesse avvenire ma soprattutto che potesse avere un impatto così forte con l’ ambiente tanto da determinare addirittura la nascita di nuove figure che diventano sempre più indispensabili all’ interno di un organigramma.
E’ il caso del SOCIAL MEDIA MANAGER che sta divenendo sempre più importante nella composizione di uno scacchiere aziendale e di conseguenza anche all’ interno delle squadre calcistiche, le quali oggi giorno sono delle vere e proprie aziende e da tali vanno gestite.
Internet ha rivoluzionato la nostra vita, spesso togliendoci tanta privacy ma ci ha anche dato la possibilità della visibilità essendo i social dei mezzi potentissimi e influenti.
Mattia Fasano, classe 1992, parabitano e praticante avvocato presso lo studio legale Cristian Primiceri di Matino, dallo scorso anno ricopre ufficialmente il ruolo di Social Media Manager con la Polisportiva Virtus Matino, facendone parte dell’ organigramma societario, avendo conseguito tra l’ altro un Master specifico in materia presso 24 Ore Business School di Milano.
Lo abbiamo raggiunto per capire meglio il suo percorso formativo, ma soprattutto quanto sia stato importante per ricoprire un ruolo nuovo ed in continua evoluzione che lui stesso già occupava.

Oggi il mondo del calcio è diventato sempre più mediatico e social, non solo in Serie A ma anche nelle categorie inferiori e questo è dimostrato dal fatto che sempre più squadre si stanno attrezzando per sopperire a ruoli che in passato non erano richiesti, come ad esempio quello del Social Media Manager.
Mattia spiegaci bene in cosa consiste questa nuova figura dal momento che la ricopri con la Polisportiva Virtus Matino.

Con l’avvento del Covid, l’evoluzione della digitalizzazione e dell’utilizzo dei social, ha avuto una crescita esponenziale importante. Nel mondo dello sport, in particolare nel mondo del calcio con la chiusura degli stadi, vi è stata la necessità, attraverso l’utilizzo delle piattaforme social, di non disperdere l’amore e la vicinanza dei tifosi verso i colori della propria squadra.
Ad oggi, la mia figura lavora a stretto contatto con il grafico Michele e la responsabile della comunicazione Laura, che ringrazio per la loro dedizione e professionalità. Una volta definite le linee guida con Laura, gestisco la presenza social della squadra, generando contenuti multimediali, seguendo i trend del momento e cercando di far interagire il più possibile i tifosi, ma anche gli atleti
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Secondo te questo ruolo può influire sul rendimento di una squadra, magari migliorandone le prestazioni (se si come), oppure rientra solo nell’evoluzione gestionale della stessa considerando appunto che oggi le squadre di calcio sono delle vere e proprie aziende?

Questo ruolo potrebbe influire sull’umore dei ragazzi, sulla loro voglia di essere l’uomo copertina della settimana oppure sul vedere postato un loro goal e quindi avere tanta visibilità. Per questo motivo, ho cercato, nel corso di questi due anni, di creare contenuti multimediali in grado di caricarli, partita dopo partita, senza trascurare in particolar modo chi ha trovato meno spazio nel corso del campionato, perché tutti si devono sentire importanti e parte integrante del gruppo. Un esempio? Ricordo ancora, prima della finale playoff dello scorso anno che ha regalato la serie D, un video con tutte i goal e le grandi giocate dell’anno con la musica di sottofondo tratta dal film “Il Gladiatore”, che i ragazzi apprezzarono tanto.

Sebbene quello del Social Media Manager sia un ruolo specifico è altrettanto vero anche il fatto che va a ricoprire più posizioni, dal momento che social e marketing oggi vanno di pari passo. In un certo senso può indurre a far scomparire figure storiche dell’organigramma di una qualsiasi società calcistica come ad esempio l’addetto stampa oppure, come affermato in precedenza, rientra nell’ evoluzione della gestione aziendale di una società sportiva?

Dopo aver conseguito un executive master in “Sport Management” ed avendo studiato le varie figure singolarmente nell’organigramma societario, devo dire che ognuna di esse è fondamentale, soprattutto quella dell’addetto stampa, che se preparato come nella nostra squadra, riesce a gestire le situazioni difficili con le testate giornalistiche, i rapporti con le altre società ed infine a dosare gli interventi di staff squadra e dirigenziale.

Veniamo all’aspetto prettamente tecnico sportivo: dopo un discreto avvio di campionato la squadra è precipitata in una crisi di risultati tutti determinati da sconfitte di misura.
Cos’è che è mancato realmente? Si è trattato solo di qualche lacuna tecnica o anche di una generale mancanza di serenità nell’ambiente?

Sicuramente per una neo promossa, giocare un campionato di serie D senza stadio e tifosi, che a Matino sono molto calorosi, presumo abbia influito non poco. A questo va aggiunto un pizzico di sfortuna con qualche decisione arbitrale da rivedere e di inesperienza, rapportato ad un girone dove vi sono squadre blasonate e giocatori da serie C. Nella prima parte della stagione la società, ha voluto dare fiducia al blocco dello scorso anno che ha permesso il salto di categoria, dal quale sono emerse lacune nel reparto offensivo. La Virtus Matino, se non ricordo male, ha perso quasi 15 partite per 1-0, la maggior parte nel girone di andata, sinonimo di buon gioco con tante occasioni create e non finalizzate. Questo trend è stato poi invertito nel girone di ritorno con l’arrivo di ottimi attaccanti, spesso decisivi. Nonostante tutto, posso testimoniare, avendo vissuto la stagione dall’interno che c’è stata sempre tanta serenità ed i ragazzi sono sempre stati trattati bene, anche quando i risultati non sono arrivati.

Nonostante tutto per il Matino la retrocessione matematica è arrivata solo domenica scorsa dopo la sconfitta caalinga contro il Bitonto. In queste ultime settimane la squadra ha sempre continuato a lottare onorando non solo il campionato ma anche dimostrando grande rispetto per tutti gli avversari.
Sono valori che forse non hanno portato, purtroppo, la salvezza ma che nella società odierna, ahimè, sono sempre meno presenti. Si può essere orgogliosi di questo non credi?

In un mondo del Calcio dove spesso i valori vengono sacrificati per meri scopi economici, sono comunque orgoglioso dell’impegno profuso dai ragazzi (molti ricordo sono under), che ho sempre difeso e con i quali ho un ottimo rapporto, perchè hanno continuato a lottare fino alla fine, nonostante la recente matematica retrocessione. (vedi le vittorie contro Gravina, Bisceglie e Nocerina). Tale forza è stata trasmessa anche dalla spinta della società che ha sempre avuto un’indole combattiva, dalla voglia e competenza del direttore Volume e dalla bravura di Mister Branà, un tecnico tra i più bravi in circolazione in particolar modo nella preparazione delle partite, al quale mi lega una profonda stima.

Danilo Sandalo