Il tecnico rossonero è riuscito a trasmettere serenità a tutto il Milan, ma manca ancora un passo. I piani verso il Sassuolo non cambieranno: oggi riposo, poi si comincerà a preparare il match decisivo
A fine partita – abbondantemente, a fine partita – è rimasto in mezzo ai suoi ragazzi a ballare, saltare e dimenarsi come un ragazzino mentre tutto il Meazza cantava a squarciagola “Pioli is on fire”. Perché sebbene ci sia davanti ancora una settimana di passione (ma era assolutamente lecito accarezzare il sogno di chiudere la faccenda già ieri sera), anche per lui è arrivato il momento di lasciarsi un po’ andare. Quella di Stefano Pioli sul prato di San Siro dopo il fischio finale in fondo era già una faccia da scudetto. Anche se l’Inter doveva ancora giocare.
Era una faccia da scudetto perché quando nel girone di ritorno batti Roma, Inter, Napoli, Lazio, Fiorentina e Atalanta – ovvero sei delle sette che sono subito sotto di te – non puoi non pensare fortemente a…