La Molfetta Calcio saluta il Poli con un gol allo scadere, un pareggio di lusso contro l’ottima Casertana e spalti, ancora una volta, semideserti. Gli ultras contestano per la sconfitta del derby, poi lasciano la gradinata in apertura di match.
I biancorossi salutano il pubblico del Poli con una prestazione maiuscola in cui sudano la maglia e soprattutto la fanno sudare all’avversario. Dieci nitide occasioni da rete per le due compagini nell’arco di novanta minuti in cui le due squadre dimostrano di saper soffrire, rialzarsi e colpire.
Bartoli rinuncia a Monaco e De Gol squalificati, Genchi e Cappiello e manda in campo Viola difeso dal terzetto Pinto, Panebianco e Lobjanidze. Esterni di centrocampo Giambuzzi e Cardamone, interni Guadalupi e Fedel. Gjonaj crea dietro Pozzebon e Kordic.
Sono proprio i tre giocatori offensivi a creare il primo grattacapo dopo novanta secondi: sponda aerea di Kordic, Pozzebon non ci pensa e sgancia un siluro al volo, disinnescato dal volo di Carotenuto. Dopo tre minuti ci prova Giambuzzi, Carotenuto dice ancora di no. Al sesto Pozzebon realizza ma è offside. Suona la sveglia in casa Casertana con il centravanti Favetta che alza la mira al quarto d’ora, poi semina il panico e colpisce il palo al 19′. Si rivedono i biancorossi con una gran botta di Gjonaj deviata in corner: ne seguono due piazzati con Panebianco vicino al vantaggio. Contropiede Casertana con Favetta che serve Felleca che allarga troppo il piatto. Alla mezzora super intervento di Viola su destro al volo di Vicente. Finale di frazione di marca biancorossa: Gjonaj serve un rasoterra teso, Pozzebon e l’estremo difensore ospite bucano l’intervento, Kordic a porta sguarnita deposita fuori. Pozzebon ci prova al 44′ servito da Giambuzzi, poi al 45′ su assist di Fedel. Finisce a reti bianche una prima frazione bellissima.
Il secondo tempo inizia con la novità Romio per Guadalupi, con il giovane subito al tiro al 5′. Ci prova Giambuzzi al quarto d’ora ma il suo diagonale è out. Favetta protegge palla, Felleca si inserisce, schema visto e rivisto che cerca di far male ai biancorossi. Al 22′ Pozzebon non approfitta del pasticcio difensivo di Munoz e sul capovolgimento di fronte, la Casertana passa: cross da destra, deviazione aerea biancorossa, Nicolau non ci pensa e scarica un missile che buca Viola al 25′. Novanta secondi dopo, azione fotocopia e il romeno alza la mira di un nulla. La Molfetta Calcio spinge, la Casertana si abbassa. Ci prova Romio al volo, palla fuori. Gjonaj fa tutto bene in fase di preparazione al 40′, meno la scelta finale. Al 44′, l’ultima rete del campionato casalingo la regala proprio Gjonaj: cross teso di Romio, piattone dall’altezza del dischetto e 1-1. Il tempo di esultare, Kordic ruba palla, cerca di imbastire una nuova offensiva ma viene trattenuto da Di Somma: doppio giallo e doccia anticipata. Nei tre minuti di recupero succede poco o nulla. Termina così una stagione casalinga altalenante nel girone più folle d’Italia.
Un punto che significa salvezza matematica, anche se i biancorossi non hanno mai sofferto e hanno abitato la parte sinistra della classifica, ma il girone più difficile d’Italia stava riservando sorprese per tante squadre apparentemente tranquille.
A 90 minuti dalla fine del campionato, anche e soprattutto per via della sconfitta di Casarano e Nardò, sono salve matematicamente Brindisi, Mariglianese (che ha battuto gli adriatici) e Team Altamura. I playout, quindi, se li contendono Casarano (44 punti) e il tris Nardò, Lavello e Rotonda, tutti a quota 42 punti. Matino già retrocesso, l’ultima gara della stagione decreterà chi tra Bisceglie e San Giorgio retrocede e chi passerà attraverso la lotteria dei playout.
Nelle zone nobili della classifica, tutto deciso tranne il quinto posto valido per i playoff. A pari punti, 55, ci sono Casertana e Nocerina con i primi avanti negli scontri diretti. Speranze ridotte al lumicino per il Gravina con 53 punti.
Nell’ultimo match del campionato, la Molfetta Calcio sfiderà il Nardò. Tutti i tesserati della Molfetta Calcio restano in silenzio stampa, provvedimento deciso dopo il derby perso contro Bisceglie.