Top & Flop di Fidelis Andria-Paganese


Un guizzo di Lorenzo Sorrentino permette alla Fidelis Andria di salvare la categoria, condannando al baratro della Serie D la Paganese: al Degli Ulivi termina con un successo di misura in favore della formazione di Di Leo la finale di ritorno dei play-out.

Ritmi altissimi e tanto nervosismo sin dai primissimi minuti: al termine della prima frazione di gioco si contano ben otto ammonizioni e due espulsioni, rispettivamente comminate al tecnico della Paganese Di Napoli e al collaboratore della Fidelis Di Bari. Casoli, il migliore tra le fila dei biancazzurri, dopo appena 10″ sibila la traversa. Al 4′ rete annullata ai padroni di casa per una posizione di offside di Sorrentio. Al 18′ Tulli mette Baiocco in difficoltà, mentre tre minuti dopo è Risolo a provarci senza successo. L’estremo difensore azzurrostellato poi è costretto a smanacciare sul mancino di Casoli al 23′, poi è Urso al 26′ con il destro ad incrociare, trovando solo il corner. Al 37′ la Fidelis passa in vantaggio: destro al limite di Urso, respinta di Baiocco non proprio impeccabile; si avventa sulla sfera Sorrentino che non può sbagliare il tap-in. Urso in pieno recupero, sono addirittura cinque più uno addizionale quelli concessi dal direttore di gara, su punizione sfiora la traversa; più tardi Di Napoli e Di Bari non se le mandano a dire e vengono espulsi dall’arbitro Gualtieri.

Nella ripresa il vice di Di Napoli Tatomir si gioca la carta Diop per Cretella; il senegalese sfiora subito la rete su traversone di Zanini. I minuti scorrono tra interruzioni di gioco e tanto nervosismo; i padroni di casa si fanno vedere solo al 69′ con Bubas che spreca una ghiotta occasione a tu per tu con Baiocco. Gli ingressi di Martorelli, Celesia, Iannone e Volpicelli non sortiscono gli effetti sperati per la Paganese, che dopo ogni minuto che passa prende consapevolezza dell’impossibilità di sovvertire un risultato che li condanna alla Serie D. Finale al cardiopalma al Degli Ulivi: il neo entrato Di Piazza ha la palla del 2-0 ma si fa ipnotizzare dal portiere campano. Dopo sei minuti di recupero a festeggiare è la Fidelis Andria, che salva la prima stagione in Serie C dopo la riammissione della scorsa estate. Per gli azzurrostellati arriva la seconda retrocessione in Serie D negli ultimi quattro anni: nella stagione 2018-19 fu un’altra pugliese, il Bisceglie, a condannare la formazione dell’allora tecnico Erra alla discesa tra i Dilettanti. 

Ecco i Top & Flop del match:

TOP

Giacomo Casoli (Fidelis Andria): è una goduria vederlo giocare, semina il panico nella difesa avversaria arrivando dove altri non arrivano o apparecchiando per i compagni come in pochi sanno davvero fare. Inventa il gioco dei biancazzurri, imprendibile nelle fiammate, imprevedibile nelle giocate. L’arma in più a disposizione della formazione federiciana: l’ex Catanzaro ha davvero incantato quest’oggi. INESAURIBILE

Fernando Tissone e Matteo Zanini (Paganese): l’unico spiraglio di luce in un pomeriggio davvero buio per gli azzurrostellati. L’argentino, tra andata e ritorno, si è largamente riscattato dopo un campionato un po’ in sordina; anche oggi il centrocampista classe ’86 ha provato a dare ordine sulla mediana, inventando qualche soluzione che non è stata sfruttata a dovere. L’ex Reggiana invece ci ha messo cuore e anima fino all’ultimo minuti, anche quando Tatomir lo inventa trequartista negli ultimissimi minuti di gioco alla ricerca del tanto atteso gol del pareggio. GENEROSI

FLOP

Nessuno per la Fidelis Andria: la formazione pugliese ha preparato la gara nel miglior modo possibile, costruendo un’elevata mole di gioco e sbaragliando l’ordine in fase difensiva dei campani sin dalle primissime battute. Mister Di Leo sarà sicuramente soddisfatto per il risultato raggiunto ma anche per aver sovvertito il bilancio del doppio risultato a favore della Paganese dopo la sconfitta rimediata al Torre sabato scorso. ECCEZIONALI

Raffaele Di Napoli e l’intero campionato della Paganese: serviva calma, tanta calma, anche quando la partita ormai era indirizzata sui binari del nervosismo. Il tecnico partenopeo si è lasciato prendere dalla situazione, lasciando la sua formazione orfana di una figura di riferimento per l’intero secondo tempo. Davvero ingenua la decisione di battagliare con Tulli per una rimessa laterale sulla quale De Santis cercava di far sua. Il prosieguo poi ha danneggiato lo stesso Di Napoli che si è visto sventolare il rosso da Gualtieri per la scaramuccia successiva. Una piccola nota sullo strano campionato della Paganese: passare dai nomi altisonanti di inizio stagione, che avevano convinto persino i più scettici, all’onore di giocarsi un posto nelle zone nobili della classifica nella prima parte del girone di andata, salvo poi passare ad un’inevitabile retrocessione in un campionato in cui, in 36 gare, non è arrivata nemmeno una vittoria lontano dal Torre, è stato un attimo. E ora i campani si leccano le ferite dopo la seconda retrocessione in appena quattro stagioni; la prima è stata mitigata dalla riammissione in Serie C, stavolta? INGENUI

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Fonte:TuttoC.com

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