Una scalata da 27 milioni per arrivare entro l’8 luglio al 95% delle azioni: ecco perché il club dei Friedkin ha scelto di uscire
Si può entrare nel futuro anche prendendo la porta e andando via. È quello che intende fare la Roma in relazione alla Borsa, da dove intende uscire al più presto. La famiglia Friedkin, come in tutto quello che fa, appare molto determinata, tant’è vero che è già la seconda volta che prova questo tipo di operazione, il “delisting”, che comporta risparmi di tempo e denaro che più utilmente potrebbero essere investiti nel “core business” calcistico. Nel novembre 2020, però, il tentativo dette frutti magri, visto che – partendo dall’86% circa – solo l’1,6% delle azioni era passato di mano. Troppo poco per giungere alla soglia del 95% che occorre per avviare le procedure per l’uscita dalla Borsa.
Fino a 27 milioni
—Al netto della filosofia che c’è dietro l’opportunità o meno di quotare le società italiane a…