Roma, il piano Friedkin tra Dybala, Mourinho e stadio

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Dal 2020 l’americano ha immesso 370 milioni nella casse giallorosse, preso un top manager e un top player. L’obiettivo è sviluppare il club a livello internazionale. Cruciale l’approdo in Champions

Franco Sensi dovette vendere i gioielli di famiglia e consegnarsi alle banche, dopo aver condotto la Roma allo scudetto 2001, terzo e ultimo della sua storia. Dan Friedkin non farà la stessa fine, anche se le ambizioni sono altrettanto elevate. Primo perché l’impegno finanziario nel club di calcio, per quanto massiccio, è solo una piccola fetta della smisurata ricchezza personale. Secondo perché il progetto è quello di sviluppare organicamente l’azienda giallorossa per renderla, a un certo punto, autosufficiente.

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