LECCE, MISTER BARONI: NUMERI E INDENTITA’ | News

Serie A TIM

Lega Serie A è in ritiro con le squadre che si stanno preparando per l’inizio della stagione. Abbiamo incontrato l’allenatore del Lecce, deciso a guidare i salentini alla salvezza.

Dopo una stagione trionfale, conclusa con la vittoria del campionato e la promozione in Serie A TIM, il Lecce si prepara per il debutto in campionato, sabato 13 agosto alle 20.45 al Via del Mare contro l’Inter. Marco Baroni sa bene che la stagione sarà inevitabilmente complicata ma ha due assi nella manica: il senso di appartenenza ai colori giallorossi e l’analisi delle statistiche. Due fattori che potranno aiutare la squadra nei momenti di maggior difficoltà.

Mister cominciamo dalla promozione della passata stagione: che campionato è stato? 
“E’ stata una stagione bella ed entusiasmante. I programmi societari erano altri, eravamo partiti per fare un campionato ambizioso con il ringiovanimento e la patrimonializzazione della rosa e invece attraverso il lavoro e la disponibilità dei ragazzi e dell’area tecnica e grazie al nostro meraviglioso pubblico siamo riusciti a raggingere questo obiettivo incredibile. E’ stato un campionato bello ed entusiasmante, siamo consapevoli di aver scritto un pezzettino di storia, ma ora dobbiamo guradare avanti e provare a migliorare”.

In cosa secondo lei dovete crescere di più?
“Ogni mattina mi alzo per migliorarmi, perchè secondo me, ogni volta che pensi di aver conquistato qualcosa la stai perdendo. Sarà un campionato difficile e complicato con squadre fortissime e ci sarà da parte nostra massimo impegno e dedizione per fare in modo di raggiungere l’obiettivo salvezza. Era quello che volevamo, giocare in questo campionato bellissimo, ed ora vogliamo rimanerci. Dovremo migliorare partendo dalle piccole cose per arrivare a quelle grandi e affrontare anche i momenti duri che inevitabilmente ci saranno per una neo promossa”.

Che campionato si aspetta?
“Bello e complicato. Dovremmo essere bravi a lavorare di gara in gara per capire quanto la squadra sta crescendo e quando sarà pronta. Veniamo da un campionato in cui abbiamo perso pochissimo, la squadra giocava sempre per vincere, era solida e ha avuto la miglior difesa della Serie B. Inevitabilmente quest’anno sarà diverso perchè spesso dovremo difenderci. Sarà particolarmente importante la gestione delle sconfitte: nei momenti difficili dovremo essere bravi ad aggrapparci alla nostra identita, a una certezza, a qualcosa che ti riporti sulla strada giusta, al netto dei risultati che otterremo”.

Parliamo di questa identità…
“Compattezza, organizzazione, e dinamicità, che poi è la strada che sta prendendo il calcio moderno. Ho analizzato i numeri della passata stagione e ho pensato a quello che vorrei riproporre e a quello che cambieremo, al netto degli avversari e delle difficoltà che troveremo sul nostro cammino. Il Lecce dovrà avere un’idea di gioco e un’identità ben precisa perchè tra Serie A TIM e Serie B c’è un abisso. Analizzando i numeri si vede chiaramente: solo così potremo sopperire alle differenze tecnico/tattiche e fisiche con le altre squadre”. 

Ha parlato spesso di numeri, quanto sono importanti nel calcio moderno e quanto li utilizza nel suo lavoro?
“Credo che i numeri siano importantissimi: il calcio è soggettivo, basti pensare alle valutazioni di giocatori, partite e situazioni in partita. I numeri invece sono totalmente oggettivi, difficilmente sbagliano. Quindi insieme al mio staff usiamo questi numeri per avere un parametro, un riferimento importante che naturalmente non è assoluto, ma che serve a guidarti nel lavoro e a centrarlo maggiormente. Penso che nel calcio moderno certi tipi di statistiche siano fondamentali e non possano essere ignorate”.

Comincerete subito con una sfida proibitiva: al Via del Mare arriverà l’Inter…
“Senza voler essere retorico ti dico che in Serie A TIM non esistono partite facili, soprattutto all’esordio. Giocheremo contro una grandissima squadra, forse la più forte insieme a Milan e Juventus. Però sarà principalmente una gioia, per noi e per i nostri tifosi giocare contro l’Inter, che ha giocatori straordinari e che arriva da un campionato importante: proveremo con tutte le nostre forze a farci trovare pronti”. 

Quanto sarà importante il calore del pubblico?
“Tantissimo. Lecce è una piazza unica, me la sento addosso: per me è stato un ritorno dopo la mia esperienza da giocatore. Questa squadra, quando giocavo, ha rappresentato un rilancio. Arrivai dalla Roma scendendo di categoria, trovando un gruppo straordinario e un allenatore super come Carlo Mazzone. Riuscimmo subito ad essere promossi e poi l’anno successivo fummo artefici di una bellissima salvezza. Se già prima avevo un rapporto speciale con Lecce, ora è ancora più forte. Il Salento è una regione meravigliosa e poi la passione della gente, dei tifosi ti permette sempre di dare qualcosa in più, anche quando giochi fuori casa. Quando l’anno scorso abbiamo giocato a Monza c’erano più di 3000 persone, sembrava di giocare in casa. Uno dei miei compiti è cercare di trasferire questo affetto, questa passione e questo senso di appartenenza alla squadra, anche ai ragazzi più giovani e agli stranieri, per fare in modo che possano cogliere il legame che ci lega al territorio, a questa gente e a questi colori”.

(Foto LaPresse)

Fonte: legaseriea.it

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