Inter, Asllani tra Acerbi e Dzeko: asse centrale tutto nuovo. Così Inzaghi tenta lo sprint

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Dall’ex laziale dietro a Edin davanti passando per l’albanese regista:Simone ha una spina dorsale diversa. Ma resta la tentazione Mkhitaryan

In teoria non sarebbe il momento migliore per cambiare l’assetto, modificare l’asse, poggiare su nuovi pilastri: l’Inter traballa già abbastanza di suo. Eppure Simone Inzaghi è costretto alla sperimentazione, colpa un po’ degli infortuni, vecchi e nuovi, e un po’ del calo di alcuni dei suoi. Quando d’estate il tecnico con i dirigenti disegnava su un foglio il contorno dell’Inter ideale la immaginava diversa nelle fondamenta, con tutt’altra spina dorsale rispetto a quello che domani dovrebbe presentarsi davanti a Mourinho: è cambiata la colonna vertebrale, la linea che attraversa il campo da un polo all’altro e su cui si costruiscono i destini dell’Inter. Un tunnel dal difensore centrale (il redivivo Acerbi) al centravanti (l’eterno Dzeko) passando per il ruolo del regista in cui pare aprirsi finalmente…

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