Il Manfredonia batte 1-0 il Borgorosso Molfetta al termine di una gara combattuta

Un’altra vittoria per i ragazzi del mister De Candia grazie alla rete realizzata al 10′ da Potenza che scartava un paio di avversari dall’esterno e segnava nonostante l’opposizione del portiere. 

Per il Borgorosso Molfetta non si tira indietro nessuno, tra cui l’esterno molfettese (2003) Francesco Scancialepore che in maniera decisa dice: “Stranamente il calo di pressione si è verificato nei primi 15 minuti e loro sono stati bravi ad approfittarne. Forse per la tensione, ci siamo allargati troppo dal basso e così hanno avuto spazio per creare delle conclusioni. Anche noi volevamo la vittoria, però non abbiamo retto a lungo il loro gioco fisico. A mio avviso, il gol subito poteva essere evitato se ci fossimo opposti in maniera differente. Scoraggiati? No assolutamente, gli obiettivi sono gli stessi. Tra l’altro, ringrazio il mister Angelo Carlucci, dell’opportunità che mi ha dato seppur per pochi minuti. L’infortunio distorsivo al ginocchio mi aveva demoralizzato, però ho trovato un gruppo che mi apprezza e mi sento fortunato”.

Bruno Sallustio, punta molfettese classe 1992, dichiara più pacatamente: “Sapevamo di dover affrontare la candidata per la promozione ma non ci siamo arresi comunque all’idea di dover perdere, anzi, credo che da parte nostra un po’ di insidie ci siano state. Il nostro gruppo è molto affiatato e per questo non ci facciamo intimorire dalla sconfitta. Gli obiettivi sono chiari, vogliamo la salvezza. C’erano tanti tifosi del Manfredonia, ritengo sia una grande piazza e gli auguro di tornare presto all’agognato stadio. La prossima domenica affronteremo la Vigor Trani, non abbassiamo la guardia in base alle sconfitte precedenti dell’avversario, assolutamente. Ogni partita è unica e va giocata”.

Flaviano Caputi, esterno molfettese 2003, si esprime in modo abbastanza diretto: “Tutto sommato è stato un bel match, anche se sinceramente meritavamo il pareggio. Nella seconda fazione di gioco abbiamo aumentato il ritmo, peccato. La rete ci ha destabilizzati un po’, però non siamo caduti nelle tensione, infatti ci sono stati pochi episodi in cui abbiamo rischiato ancora. Pure l’arbitraggio è stato calibrato, ciò non toglie che potevamo portarci almeno un punto a casa. I grandi, con la loro esperienza, ci sostengono e ci danno una mano. In questo team posso solo migliorare, c’è molto affiatamento e solidarietà. Non abbiamo una folta tifoseria, però i nostri genitori sono sempre sugli spalti a supportarci e il grido d’incitamento di una mamma vale più di mille cori organizzati”.

Per il Donia si ricorda che la società ha adottato una misura quindicinale circa le dichiarazioni da rilasciare alla stampa, di conseguenza le interviste prefissate verranno effettuate lunedì prossimo.

Michela Rinaldi

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