I sipontini ritrovano i tre punti con la doppietta di Conticchio (38′ e 46′ sugli sviluppi di due calci d’angolo). I ragazzi del mister De Candia si sono presentati in campo con una maglia con su stampato “Vogliamo il Miramare”, dando voce non solo ai tifosi ma anche ai tanti sacrifici fatti per non avere ancora uno stadio da chiamare “casa”.
Per primo si esprime con fermezza Francesco Potenza, esterno d’attacco cirotano (Cirò Marina, Crotone), per i padroni di casa: “Ormai ogni partita sarà più difficile della precedente. Siamo riusciti a raddoppiare grazie al lavoro svolto durante la settimana, ovviamente c’è stata la realizzazione di Conticchio. Riguardo gli avversari, non eravamo preoccupati poiché sappiamo che basta attuare il mostro gioco attraverso le nostre capacità. Siamo un gruppo competitivo e lo sono altrettanto i rivali, non c’è nulla per cui meravigliarsi. Personalmente sto apprezzando molto la mia esperienza e nonostante le difficoltà aggiunte per via dell’assenza di terreno nelle vicinanze per allenarsi, ci rimbocchiamo le maniche e corriamo verso l’obbiettivo, spero riusciamo a regalare una gioia alla piazza. Noi svolgiamo il nostro dovere e ci auguriamo che apprezzino. L’allenatore si focalizza sui vari reparti in maniera omogenea, però si sa che le partite di calcio si vincono facendo gol e per questo punta sul perfezionare sempre più l’attacco. Abbiamo il dovere di mantenere il primo posto e credo che abbiamo tutte le carte in regola per poterlo fare. Spesso capita di trovarsi di fronte a squadre che si chiudono, in questi casi il contatto è inevitabile e il gioco diventa fisico, però prediligiamo anche la tecnica. Tuttavia, se riusciamo ad ottenere buoni risultati è anche grazie al nostro team, fatto di ragazzi in gamba e uniti”.
Anche il portiere Gianmarco Chironi espone le sue idee con pacatezza, la sua parola d’ordine? Equilibrio: “Conoscevo già questa città, qualche anno fa venni per una trasferta e mi colpì molto il fatto che lo stadio fosse gremito di gente nonostante la situazione e la squadra non fosse delle migliori. I biscegliesi hanno comunque creato delle azioni pericolose, ci hanno fatto correre parecchio e dovevamo prestare attenzione alle loro uscite, però sono contento che siamo migliorati sulle seconde palle, non a caso abbiamo trovato i gol a seguito di due calci d’angolo, in settimana ci eravamo concentrati su ciò. Mi fa piacere essere disposto spesso come titolare, però non è un punto mio favore poiché siamo consapevoli che è indifferente chi difende i pali, l’importante è che lo faccia bene e conoscendo i miei compagni lo fanno altrettanto. Nelle ultime otto partite ho subito solo due reti, ciò dimostra la grande solidità difensiva. La sconfitta contro il Corato? Non ci ha intimoriti ma ci ha fatto riflettere ancora di più sul non cullarsi dall’essere capolista. A mio avviso, quando si attraversano i cancelli per raggiungere il campo di allenamento bisogna accendere un “interruttore” che ti permetta di focalizzarti sul duro lavoro e poi spegnerlo appena si conclude la seduta, se no si rischia di andare in cortocircuito. Con il nostro preparatore Leonardo Polichetti, cerchiamo di trasformare le ore in qualcosa di leggero, ridiamo anche, però durante le gare ci tiene a ricordarci tutto ciò che ci ha detto nei giorni precedenti. Seppur giovane, anch’io cerco di dare consigli ai più piccoli, se non avessi ascoltato Benassi o Gabriel, con cui ho avuto l’onore di giocare, non sarei così preparato, anche se ancora ho un sacco di cose da imparare com’è giusto che sia, non si smette mai. Reputo di essere il classico portiere, poco emotivo ma incitante per il gruppo. L’estremo difensore deve mostrare una maggiore freddezza poiché in pochi attimi deve decidere cosa fare, ha meno tempo a disposizione per agire rispetto ad altri giocatori. Il nostro spirito vincente non si può descrivere, lo si vive e basta, si tasta il terreno con l’idea di raggiungere una piccola meta, ovvero la vittoria di quel match in particolare per poter arrivare alla grande meta, ossia aggiudicarsi il campionato. Continueremo così”.
Per gli ospiti si presenta in maniera disponibile e chiara il mediano giovinazzese Giuseppe Andriano, queste le sue parole: ”Hanno pochi punti deboli e sono ben messi in ogni reparto. Abbiamo sofferto durante il primo tempo e ci hanno sorpreso su palle ferme. Un po’ ci avevamo creduto, però non ci potevamo permettere errori causati da piccole distrazioni. A dire il vero, non eravamo neanche particolarmente preoccupati ma non abbiamo peccato d’umiltà, è solo prevalsa la loro organicità. Arbitraggio? Sono molto sportivo e ammetto che non ci sono stati casi clamorosi, doveva andare così e noi, come gli arbitri, facciamo il nostro dovere. Ad ogni passaggio palesavano la loro voglia di preservare il primo posto in classifica, avremmo dovuto contenerli maggiormente. Siamo giunti quasi alla fine del girone d’andata, questo campionato è complicato poiché anche le squadra più giovani sono ben strutturate e mostrano capacità maggiori rispetto alla categoria preposta. Mi diverto molto nella mia posizione. Ci si concentra sulla transizione di palle da un’area all’altra e lavoro molto sul puntare l’uomo per aiutare la squadra, spero di farlo sempre meglio (ride, ndr). Nonostante le condizioni climatiche non buone, non credo che questo sia stato un elemento influenzante ai fini del risultato. Tra l’altro siamo abituati a correre su questi manti erbosi zuppi d’acqua. Riguardo le parole del mister, si è limitato a mostrare gratitudine comunque siano andate le cose, sui vari punti ne riparleremo durante l’allenamento. Possiamo vantare una grande sintonia di gruppo e domenica mi auspico di regalare gioie ai tifosi in vista del derby contro l’altra squadra biscegliese”.
Luigi Conticchio, difensore coratino del Manfredonia e autore della doppietta, accetta di interloquire e lo fa con poche parole ma giuste: “Sono molto più felice della vittoria che della doppietta. La soddisfazione personale non deve mai superare la vittoria collettiva. Non nego che per me sia un piacere segnare due goal su palle ferme, sulle quali ci siamo soffermati durante i vari allenamenti pomeridiani, però ora abbiamo necessità di concentrarci già sulle prossime sfide, contro i polignanesi (Coppa, giovedì 1 dicembre) e il Real Siti (campionato, molto probabilmente sabato 3 per indisponibilità di terreno di gioco per la domenica). Entrambe le squadre sono insidiose e soprattutto veloci, dobbiamo entrare molto carichi. Ringrazio il mister per la fiducia mostratami per cui sono intento a sdebitarmi con il mio impegno”.
Michela Rinaldi