Il Manfredonia dopo il vantaggio celeste-granata, ritrova il sorriso con Morra e Lopez. Infatti dopo la rete per gli ospiti di Colella al 57′ prima Morra al 64′ (con un incornata in tuffo) e successivamente una doppietta di Lopez (a segno al 70′ ed all’87’) ribaltavano la situazione.
Per il San Marco non si sottrae ai microfoni il giovane portiere locale, Matteo Petruccelli. Mostra disponibilità e timidezza: ”Non nego che ci sia un po’ di amarezza, dopo il nostro vantaggio non ci hanno lasciato tantissimo spazio e ogni errore, come la svista a seguito della loro punizione, ha pesato come un macigno. Domenica recupereremo la sfida contro il Mola (rinviata a causa della neve a San Marco, n.d.r.) e faremo tesoro degli errori commessi. Seppur reduce dalla juniores, mi sento abbastanza pronto ad affrontare questo campionato d’Eccellenza e ringrazio il mister per avermi dato fiducia facendomi entrare in campo alcune volte. Mi piace la collaborazione che c’è con i grandi, ad esempio con Lorenzo Salerno, Angelo Colella e Paolo Augelli e ancor di più sono soddisfatto di giocare nella squadra della mia città. Dai pulcini ad ora sono 10 anni passati, una bandiera insomma (ride, ndr). Squadra giovane? Mi pare che ciononostante stiamo contraccambiando bene, ovviamente l’impegno deve rimanere costante. Sul terreno di gioco mi sento di dover essere cauto, essendo agli arbori voglio restare fedele al mio ruolo, rimanendo per lo più tra i pali. Il mio compagno di reparto Giovanni Silvestri mi sta indirizzando molto bene e con l’ulteriore aiuto del preparatore Daniele Rubino, credo di poter essere un valido elemento per questo piazza. Differenze con l’andata? Non ero in rosa per un fastidio clinico, però in quel momento le cose non erano facili e infatti reagimmo di meno, ora posso dire che il San Marco, anche se sopraffatto da tecnica e organico sipontini, ha onorato la prestazione”.
L’attaccante sannicandrese Alberto Caruso spiega con un po’ di amarezza ma compostezza le sue considerazioni sulla sfida: ”Entrambe le squadre hanno avuto occasioni, però dopo il nostro gol si sono sentiti minacciati ed hanno mostrato gli artigli, per questo abbiamo ritenuto opportuno stringerci in difesa per contenere maggiormente il gioco laterale degli ospiti. Già durante la preparazione avevamo ben chiara la situazione e sappiamo di aver attuato l’idea tattica della squadra. Il gol di Colella ha scaldato tutti, però non è bastato. Ora non dobbiamo avere più alibi, i pensieri dovranno essere rivolti al resto delle giornate per assicurarci l’obiettivo. Contento dell’ambiente? Assolutamente sì, mi sento a mio agio e apprezzo lo spirito di questo gruppo, tra l’altro durante le partite non assumo un carattere individuale, anche se il ruolo da attaccante potrebbe richiedere questo tipo di atteggiamento. Mi piace occupare lo spazio interno del suolo agonistico per creare gioco e contatto, includendo il resto del team. C’è da dire che la gara è stata interpretata bene anche da noi, mi dispiace per alcuni episodi arbitrali che non sono stati segnalati, magari non avrebbero influenzato il risultato però, a mio avviso, qualche decisione diversa ci sarebbe potuto essere anche per una questione di principio”.
Per i delfini viene interpellato il marcatore ed esterno d’attacco barese Giuseppe Lopez che di buon grado risponde alle domande poste: ”Stiamo vivendo un buon periodo, l’ultima disputa ne è una conferma e la stessa grinta la mostreremo domenica. Non dimentichiamo che i tarantini ci aspetteranno per il ritorno e non ci fermeremo al 3-0 precedente, d’altronde, non credo che ci renderanno le cose facili. Ritornando al 3-1 contro il San Marco, sono contento di aver dato il mio contributo affinché gli eventi si voltassero dalla nostra parte, però la doppietta (al 70′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo ed all’84’ con un tiro dall’esterno) è frutto di un lavoro collettivo. La svista iniziale? Qualche mancanza può capitare anche noi (ride, ndr), io però mi concentrerei sulla reazione che abbiamo avuto che non lascia spazio a dubbi, i nostri obiettivi rimangono ben saldi. Certe emozioni non si possono spiegare a parole, però posso dire che sono molto positive e se vinceremo dedicheremo il trofeo a questa città, in primo luogo ai tifosi, dopo quello che fanno per noi sarebbe il minimo. Questo è un momento storico e sono al nostro fianco seppur le circostanze si presentano spinose, quei ragazzi hanno tutto il nostro appoggio, non smettono di lottare per poter tornare a vedere vincere il Manfredonia in casa sua, al Miramare”.