Esclusiva: per il Manfredonia la Serie D non è più solo un sogno. Interviste a Samuele Oltremarini (Gallipoli) e Mister Pasquale De Candia

A Fasano (Br) il Donia ha battuto ai calci di rigore, dopo un agognato 1-1 ai supplementari, contro il Gallipoli conquistando la Serie D. Ai leccesi è toccato pagare per gli errori di Benvenga e Fruci.

Composto e diretto, così si presenta la punta gallipolina Samuele Oltremarini, giovane marcatore con 11 gol in bacheca e addosso la maglia della sua città:”Per me è un onore indossare questi colori ed ogni volta che sento il mio nome urlato ai microfoni della direzione dello stadio, per un gol segnato o per la formazione, sento una forte energia che mi incita a far di meglio.

È stata una settimana dura, dopo la vittoria contro l’Ugento abbiamo saputo che avremmo fronteggiato al Manfredonia. Una squadra forte e calibrata, non voglio insinuare che il suo pareggio contro il Bisceglie ci abbia fatto abbassare la guardia, però non posso neanche dire che ci saremmo aspettati di dover ricorrere ai rigori. Noi eravamo stanchissimi, in quei casi vince chi resiste di più, non abbiamo di certo perso per mancanza di qualità rispetto ai sipontini. Arbitraggio? Tutto sommato non credo ci sia qualcosa da ridire, magari all’inizio ci sono state, a mio avviso, alcune sviste ma nulla ha influenzato il risultato. Il match è stato combattuto, uno dei più fisici di quest’anno, i contrasti sono stati fondamentali ed entrambe le difese si sono rivelate spesso consolidate. Provengo dalla Primavera del Lecce ed è un campionato totalmente differente, l’Eccellenza Pugliese mi ha maggiormente formato e sento di essere maturato anche psicologicamente. Conoscevo già il portiere Flavio Cherillo, abbiamo stretto un ottimo rapporto e mi sono integrato bene anche con il resto del gruppo, si è creata una splendida intesa con i più grandi e in particolare modo il capitano Alessandro Scialpi, ci dà consigli utili per le prestazioni.

Prima della gara mister Carrozza ci ha spiegato l’importanza che ha il “gioco mentale” e la tranquillità, ritengo sia comunque orgoglioso di noi. Per quanto riguarda il mio ruolo, sono un esterno adattato a punta nel 3-5-2, mi sono trovato a mio agio nel ricoprirlo durante le varie giornate, infatti più volte sono riuscito a finalizzare oltre che agevolare i miei compagni nei passaggi-chiave. Il cammino prosegue verso le Nazionali, domenica il Matera verrà a farci “visita” all’Antonio Bianco (stadio si Gallipoli) e non sarà di tipo cortese, per non perdere di vista l’obiettivo dovremmo sudare parecchio come abbiamo fatto con i garganici”.

Mister Pasquale De Candia accetta nuovamente di buon grado l’intervista con la sottoscritta. Dopo l’obiettivo raggiunto, la tifoseria ritiene che la maggior parte del merito sia il suo: ”E’ stato incredibile, dopo aver sudato una doppia finale di questo tipo mi sembra giusto impazzire dalla gioia.

Innanzitutto, abbiamo affrontato una squadra di tutto rispetto, non a caso ci sono voluti i supplementari ed addirittura i rigori per decretare il vincitore. I buoni argomenti tecnici e tattici sono state le chiavi di svolta per questa gara. Abbiamo avuto diverse occasioni, forse qualcuna in più di loro, sono stati capaci di punirci dopo due nostre “sbavature” difensive, per questo non la considero una prestazione impeccabile da parte nostra e ho appunto precisato la loro imponenza, però ora è fondamentale riposarci ed assaporare il traguardo raggiunto. La partita con il Bisceglie non ci ha impauriti, anzi, ci ha dato consapevolezza del nostro modus operandi costantemente propositivo, ovviamente entrambe le difese erano rigide ed infatti i due portieri hanno faticato parecchio. In queste situazioni è importante far caso alla prestazione e non al risultato. Noi siamo sempre motivati, con questa tifoseria è impossibile non esserlo. Ogni problematica distaccata dal nostro ruolo è stata affrontata con lucidità e non ci siamo mai fatti influenzare negativamente, sono tanto orgoglioso dei miei ragazzi, del lavoro di gruppo svolto e della compattezza formatosi con spontaneità.

È importante ricordare che la competizione si è tenuta all’insegna della sportività da parte delle rispettive curve che incitavano i propri calciatori evitando di inveire contro gli avversari, ho fatto anche i complimenti al mister Alessandro Carrozza di cui ho profonda stima come collega ed ex calciatore, gli ho consigliato di non demoralizzarsi e di tenere duro per la prossima domenica. Seppur non ci sia stato io a calciare sul manto erboso, ho sofferto un po’ in panchina ed ora non mi resta che rispondere a tutti i messaggi di augurio per questa promozione. Ringrazio tutti, il presidente, lo staff ed anche i giornalisti, è stato un bellissimo viaggio e comunque vada porterò quest’esperienza sempre con me.”

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