Top & Flop di Foggia-Pescara


In uno “Zaccheria” gremito in ogni ordine di posti, Foggia e Pescara si dividono la posta in palio nell’andata della semifinale Playoff di Serie C. Gara molto equilibrata, quella tra rossoneri e biancazzurri, con la “X” tutto sommato corretta per quanto visto sul terreno di gioco nel corso dei novanta minuti: l’accesso alla finalissima contro la vincente di Cesena-Lecco sarà dunque deciso nel match di ritorno in programma giovedì sera, alle 20.30, in Abruzzo.

In avvio di partita si fa preferire la squadra di Delio Rossi, che sblocca il risultato dopo nemmeno ottanta secondi con una gran conclusione mancina dal limite da parte di Petermann. I rossoneri continuano a premere sull’acceleratore e all’11’ sfiorano il raddoppio con un tap-in ravvicinato di Ogunseye che si stampa direttamente sul palo. Col passare dei minuti, entra in partita anche il Pescara: la compagine di Zdenek Zeman, grande ex della gara, si rimette in carreggiata al minuto 24 sfruttando il calcio di rigore concesso dall’arbitro Tremolada per un fallo di mano di Kontek e trasformato alla perfezione da Rafia. Prima dell’intervallo, al 31′ il Pescara si vede negare il sorpasso per una posizione irregolare di Cuppone mentre al 45′ è il Foggia ad accarezzare il raddoppio con un gran colpo di testa di Schenetti ribattuto dal legno alla destra di Plizzari.

Contrariamente a quanto accaduto ad inizio gara, i primi minuti della ripresa sorridono agli ospiti, subito in gol al 49′ con il nuovo entrato Lescano, abile a sfruttare un servizio ravvicinato di Mesik sugli sviluppi di un corner e a trafiggere Dalmasso con un bel tocco morbido di esterno destro. La partita prosegue a ritmi tutt’altro che sostenuti, restando comunque gradevole: al 60′ il Foggia si presenta in zona offensiva e va a segno con Bjarkason, che scambia con Ogunseye e poi fredda l’incolpevole D’Aniello, entrato dalla panchina al posto dell’infortunato Plizzari. Lo stesso Bjarkason non va lontano  dalla doppietta personale al 74′ con un gran tiro dalla distanza deviato in corner dal portiere: è questa, di fatto, una delle ultime azioni salienti della partita, conclusa dopo tre minuti di recupero. Tutto rimandato all’Adriatico.

TOP
Bjarki Bjarkason (Foggia): il classe 2000 di proprietà del Venezia è semplicemente incontenibile. Dopo aver disputato un gran primo tempo, si esalta negli ultimi venti metri nella seconda metà di gara, trovando prima il gol del 2-2 e poi sfiorando quella che sarebbe stata la marcatura del 3-2. Tiene in vita il Foggia in vista della partita di ritorno. SUPER

Facundo Lescano (Pescara): gettato nella mischia dopo l’intervallo, impiega appena tre minuti per timbrare il cartellino. Diventano venti i gol stagionali: numeri monstre per l’attaccante argentino, che tuttavia avrebbe potuto fare qualcosa in più nel prosieguo dell’incontro. BRAVO

FLOP
Ivan Kontek (Foggia)
: parte ad handicap commettendo al 22′ il fallo da rigore con cui rimette in vita il Pescara dopo l’iniziale vantaggio “lampo” siglato da Petermann. L’ingenuità costa cara al Foggia, ma va sottolineato come il difensore centrale croato sia comunque riuscito a non farsi condizionare dal cartellino giallo, compiendo anche alcuni importanti interventi in fase difensiva. BENE… A META’

Davide Merola (Pescara): esclusi i due allenatori, era probabilmente l’ex più atteso di questa serata. Il classe 2000, autore di 11 gol in 32 presenze in rossonero nella stagione 2021/22, non incide allo “Zaccheria”: fatica ad entrare in partita, Zeman comprende le sue difficoltà e lo sostituisce ad inizio ripresa. SPENTO

Fonte:TuttoC.com

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