ESCLUSIVA. Franco Baresi a Manfredonia per la gioia dei sipontini rossoneri

Franco Baresi, storico difensore del grande Milan e della Nazionale italiana, paragonato più volte al difensore tedesco Franz Beckenbauer per le sue qualità tecniche, è stato invitato dal Milan Fanclub di Manfredonia (Fg), capeggiato da Michele Lorusso, per regalare agli appassionati una serata straordinaria. La vecchia gloria ha rilasciato alla testata sottoscritta delle dichiarazioni esclusive, con disponibilità e compostezza: ”Iinnanzitutto ci tengo a ringraziare chiunque abbia reso possibile quest’incontro e per tutto l’affetto che mi viene dimostrato dai tifosi pugliesi. Mi emoziona sapere che c’è tanta gente che mi vuole bene. Dopo aver smesso di giocare, mi manca la quotidianità del calciatore, i duri allenamenti, il senso del gruppo, lo spirito partecipativo e la dedizione allo sport, però sono questi i momenti in cui riaffiora il ricordo e mi sembra di tornare indietro col tempo. Carriera d’allenatore? (ride un po’, ndr) Non sarebbe male, però seguire le orme dei miei colleghi che hanno raggiunto grandi risultati non è per forza alla portata di ogni sportivo che si rispetti, per ora mi “accontento” di ciò che ho vinto, sia in squadra che dal punto di vista individuale, e di ciò che ho rappresentato (ride di nuovo, ndr). Ho tanti compagni di squadra che vorrei nominare per ringraziarli, però con una frase voglio tener presente tutti, ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa di indimenticabile”.

Le Nazionali sono state un tassello fondamentale nella carriera di Baresi, a tal proposito esprime le sue considerazioni: ”Ho indossato la maglia azzurra per 5 occasioni (3 mondiali e 2 europei, ben 13 anni), ogni sfida mi ha insegnato qualcosa e la vittoria del Mondiale dell’82 non può essere paragonata a nulla, fu un’emozione fortissima e tuttora la vivo quando ne parlo. Il Milan mi diede una grande opportunità per arrivare alle vette della storia e ritengo che la prima Coppa dei Campioni sia il ricordo più bello, anche se ne ho vissuti tanti. A mio avviso il calcio è cambiato, però solo da un punto di vista esterno e da come si vuol percepire il gioco. Le regole sono quelle, tranne qualche accorgimento tecnologico aggiunto negli ultimi anni, ma gli aspetti tecnici e tattici sono gli stessi e andando alla radice, molto spesso i settori giovanili fanno il possibile con gli strumenti forniti per far crescere i cadetti. Il lato umano è mutato, gli ideali si sono man mano affievoliti e spesso bisogna ribadire ai giovani che i sogni vanno coltivati e noi veterani dobbiamo affiancarli, sia nello sport che nella vita”.

Seppur Maradona espresse ai microfoni la sua totale stima per il difensore, dopo una gara contro il Napoli, Baresi non si dà arie e quando gli si chiede “Ma lei si sente un grande?”, con tutta schiettezza risponde sorridendo: ”Mi basta sapere che ho lasciato un bel ricordo”.

Anche sull’attuale Milan, di cui è Vicepresidente onorario, spiega il suo pensiero: ”Io ho piena fiducia in questa squadra, sono sicuro che riuscirà a regalare grandi emozioni”.

Nella sala congressi, viene annunciato da Teodoro Impagnatiello e intervistato ulteriormente da Tiziano Guerra, tra gli applausi del pubblico e, durante la cena tenutasi con tutti gli spettatori, Baresi si è prestato a scattare foto e a firmare autografi alla gente entusiasta ed ansiosa di vederlo di persona, lasciando così un ricordo indelebile nel cuore di tutti i pugliesi che quella sera hanno avuto la fortuna di poterlo incontrare.  

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